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DESCRIZIONE
dalla pubblicazione: IMPIANTO DI GENERAZIONE E POMPAGGIO L’impianto idroelettrico di generazione e pompaggio di
Edolo, in valle Camonica, utilizza le acque affluenti all’esistente serbatoio
del lago d’Avio in una centrale in caverna ubicata in sponda sinistra del fiume
Oglio, immediatamente a valle dell’abitato di Edolo, in provincia di Brescia. |
IMMAGINI
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Lo sbarramento,costituito da una diga del tipo a gravità massiccia in muratura di pietrame e malta di cemento, a pianta leggermente arquata, misura al coronamento 299 m di sviluppo, ha una altezza, nel punto più depresso delle fondazioni, di 39 m; il volume è di circa 65.000 m3. La galleria di derivazione in pressione ha sezione circolare del diametro di 5,40 m ed è lunga 8125,69 m; il rivestimento è in prevalenza in calcestruzzo non armato, salvo per alcuni tratti nei quali le condizioni della roccia hanno richiesto un manto impermeabile supplementare (p.v.c. armato) L’opera di presa, situata sulla sponda sinistra del lago, è costituita da un manufatto in calcestruzzo munito di griglie fisse, delle dimensioni di 14,20 x 13,20 m, con soglia di imbocco a quota 1852,00 m s.m. e può essere intercettata da una paratoia piana a ruote delle dimensioni di 4,20 x 5,40 m, installata alla progressiva 107,76, accessibile mediante pozzo. L’accesso alla galleria è consentito direttamente dal lago d’Avio, servito da strada e funivia, da una finestra intermedia ubicata in corrispondenza dell’immissione dell’Aviolo, pure servita da funivia e teleferica, ed infine da una finestra realizzata al termine della galleria di derivazione in corrispondenza del pozzo piezometrico ed accessibile mediante la nuova strada Edolo – Monte Colmo. Il pozzo piezometrico di monte è del tipo cilindrico, con strozzatura alla base, canna verticale del diametro di 18 m e camera di espansione di 7800 m3. Il volume compreso tra il massimo sopralzo (1925,33 m s.m.) ed il minimo livello dinamico (1829,00 m s.m.) è paria 28.400 m3 La condotta forzata, che segue il pozzo piezometrico, è costituita da un primo tratto a tubazione unica libera in galleria, del diametro interno di 4,85 m lunga complessivamente 499 m, suddivisa in tre tronchi dei quali il primo di 38,00 m sub-orizzontale, il secondo di 236,81 m inclinato 1/1 ed il terzo di 223,71 m pure sub-orizzontale. Successivamente la condotta si dirama in due distinte tubazioni, ciascuna del diametro iniziale di 3,40 m; immediatamente a valle della biforcazione è ubicata la camera delle valvole a farfalla. Le due tubazioni hanno un diametro variabile da 3,40 a 2,85 m, sono in lamiera saldata prima semplice e poi blindata e sono ubicate per i primi 668 m all’aperto e per i restanti 1005 m libere in due distinte gallerie inclinate di circa 110/100. Lo sviluppo delle due tubazioni, a partire dalla biforcazione fino al distributore escluso, è rispettivamente pari a 1694,23 e 1706,24 m. Nel tratto a due tubazioni libere in gallerie distinte, la condotta è servita da quattro finestre, con accessi alle quote 1256,00 – 1193,65 – 1007,10 – 658,00 m s.m., in aggiunta naturalmente agli accessi di monte, lato condotta all’aperto, e di valle, lato centrale. Il distributore, composto di due rami simmetrici che alimentano ciascuno quattro gruppi reversibili, ha diametri variabili da 2,85 a 1,10 m; vi sono inserite le valvole rotative di intercettazione dei gruppi, in numero di due rispettivamente di guardia e di servizio per ciascun gruppo, alloggiate in una caverna parallela alla sala macchine delle dimensioni di 9,50 x 136,40 m. |
La nuova opera di presa dell’impianto Sonico-Cedegolo II è ricavata ad una estremità della suddetta traversa, in posizione perpendicolare alla stessa, e sostituisce la presa demolita della quale conserva le caratteristiche principali ed utilizza gli organi di manovra e di intercettazione (quale sgrigliatore, paratoie della presa e del dissabbiatore, ecc.). L’opera stessa è costituita da un imbocco munito di griglie fisse, delle dimensioni di 15,80x1,75 m con soglia a quota 636,02 m s.m., intercettata da quattro paratoie piane a ruote di dimensioni 3,35x1,75 m cadauna, protette a monte e a valle da due serie di panconi. Fa seguito il dissabbiatore, lungo 50,00 m e largo 13,40 m, con relative bocche dissabbiatrici chiuse da quattro paratoie piane di dimensioni 1,20x0,80 m, intercettato a valle da quattro paratoie piane a strisciamento 2,825x1 60 m e dotato di un opportuno sfioratore laterale di sicurezza. Sotto il dissabbiatore passa, in appositi canali, la portata proveniente dallo scarico di fondo della vasca, opportunamente dissipata e quindi convogliata nel fiume Oglio. Il tronco di canale successivo, lungo 25 m, è realizzato in modo da poter ricevere, lungo uno sfioratore, le portate di competenza dell’impianto Sonico-Cedegolo II provenienti dalla già citata diramazione del canale di scarico ed aspirazione della centrale di Edolo. Il restante tronco di canale, in parte circolare con diametro di 4,15 m, in leggera pressione ed in parte trapezoidale, a pelo libero, è lungo 535 m circa e collega la nuova opera di presa con l’esistente canale derivatore Sonico-Cedegolo II, all’altezza dell’esistente partitore di Sonico. La tutela del paesaggio e dell’ambiente naturale dell’alta Val Camonica è stata tenuta in particolare considerazione. Numerose opere, quali la galleria di derivazione, la maggior parte della condotta forzata, la centrale, la stazione a 380 kV ed il canale di scarico sono in sotterraneo. La vasca è ubicata in una zona abbastanza lontana dal centro dell’abitato e non altera il paesaggio locale essendo il paramento esterno costituito in prevalenza da rilevati inerbiti e a pendenza naturale. Le uniche opere visibili da alcuni punti della valle, ma solo in minima parte da Edolo, sono il breve tronco esterno della condotta forzata ed alcuni tratti della relativa strada di servizio. L’andamento topografico del pendio della montagna ha permesso peraltro di costruire la condotta con limitati scavi incassati, mentre la strada è stata adattata alla morfologia del terreno inserendo opportune curve e riducendo al minimo le discariche ed i tagli dei pendii. |