CENTRALE IDROELETTRICA



DI CEDEGOLO 1°


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sentiero degli invasi idroelettrici

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Centrale di Edolo

Impianto idroelettrico di Cedegolo


Venne realizzato nel 1910 e così descritto nll'inventario del 1930:

Uno sbarramento sul torrente Salarno a monte della frazione di Fresine raccoglie le acque a quota 883,60 e tramite un canale di derivazione lungo 1365 m che si svolge parte in galleria e parte a mezza costa le convoglia fino a Isola, dove vengono captate anche le acque del torrente Adamé tramite una seconda traversa;
proseguendo, nel canale di derivazione vengono immesse le acque di scarico della centrale di Isola e successivamente quelle provenienti da una terza presa sul torrente Rio Piz, emissario del lago d'Arno.

Complessivamente il bacino imbrifero le cui acque vengono raccolte è di circa 44 Km2.

Il canale ad acque riunite, lungo m 4530 si svolge con andamento sinuoso sulla sponda sinistra del torrente Poglia, parte a mezza costa e parte in galleria, attraverso rocce scistose e terreni morenici, è dimensionato per una portata di 8 m3/s.

Alla progressiva 3400 m circa è ubicato uno sfioratore ed uno scarico che usufruisce di una valletta naturale per convogliare le acque scaricate direttamente nel torrente Poglia.

Nel 1916 il canale di derivazione subì un grave guasto che causò la morte di tre bambini, travolti dall'acqua insieme alla cascina in cui pernottavano, e un infortunio sul lavoro mortale.

- Lettera 582 pag. 345 - 5 aprile 1916
Infort. Cattane
Spett SOCIETA' ANON. ITALIANA DI assicurazione contro gli infortuni
Facendo seguito al nostro telegramma di ieri vi confermiamo che il nostro operaio Cattane Domenico di Giacomo e di Sgabussi Elisabetta, nato a Cemmo comune di Capo di Ponte, nel 1887 inscritto fra il personale della nostra Centrale di Isola in qualità di turbinista (Polizza 43732) è stato colto da infortunio mortale nelle seguenti circostanze.
La notte ….. del corr. mese verso le ore 3 ½ ant. veniva a mancare improvvisamente ai cantieri di Isola e del Lago d'Arno la corrente elettrica fornita dalla Centrale di Cedegolo, nessuna notizia si è potuto avere al momento circa la causa della sospensione essendosi interrotte le linee telefoniche allaccianti le due Centrali; però i soldati di guardia nel piazzale di Isola avevano notato una forte fiammata nella direzione di Cedegolo.
Il capo officina di Isola dispose immediatamente perché tre nostri uomini, tra i quali il Cattane accompagnati da un soldato, si recassero con una piattina da Isola verso Cedegolo allo scopo di ispezionare l'impianto ed eventualmente riallacciare le rete telefonica, alla progressiva circa 3500 del nostro canale di derivazione la piattina subiva uno scarto improvviso ed il Cattane precipitava nel solco di una frana che aveva provocato in quel punto la caduta del nostro canale con conseguente deflusso dell'acqua.
Il Cattane veniva travolto dalla corrente senza che il minimo aiuto potesse essergli recato dai suoi compagni.
Il suo cadavere venne raccolto poche ore dopo nel sottostante torrente.
Testi del fatto erano i nostri operai Gemma Giovanni e Pasinetti Francesco.
Il Cattane percepiva lo stipendio di L. 115, = mensili.
Con stima vi salutiamo
f.to ing. Bettinetti.


9 maggio 1916:
lettera 633/351 - indennizzo danni canale Poglia
Spett. DIREZIONE GENERALE MILANO
Qui acclusi ci pregiamo rimettervi in prima visione i documenti relativi all'indennizzo dei danni conseguiti alle proprietà ed alle persone per il franamento del nostro canale Poglia e precisamente:

1) Danni conseguiti alle proprietà private situate sulla sponda sinistra del Poglia in comune di Grevo come da riassunto compilato dall'incaricato comunale Sig. Ing. Pedercini. = documenti allegati: Rilievo mappale della località danneggiata; lettere dei singoli proprietari o affittuali relative ai danni subiti e contenenti apprezzamenti sulla perizia Pedercini (All. 1)

2) Danni conseguiti alle proprietà private situate sulla sponda destra del Poglia in Comune di Cevo come da riassunto firmato dai proprietari Foi e Celsi, e da allegato estratto mappale (all. 2)

3) Domanda del Comune circa le intenzioni della Società a proposito del ripristino delle stradette comunali allaccianti il paese di Grevo coi fienili della Valle del Poglia. Intende la Società indennizzare in danaro o ristabilire le comunicazioni con propri operai? (All. 3)

4) Riassunto delle spese incontrate dalla famiglia dell'infortunato Cattane per esequie, trasporto salma e diverse; la famiglia domanda se la Società è disposta a concorrere alle spese. (All. 4)

5) Riassunto delle spese incontrate dalla famiglia Rivetta Stefano per il recupero, trasporto ed esequie della salma della bambina travolta. (All. 5)

6) Notiamo da ultimo che manca la domanda di indennizzo per le due vittime Rivetta; la famiglia intende rimettersi a questo riguardo alle decisioni di codesta Onor. Direzione. Lo scrivente Ufficio prima di procedere alla verifica sopra luogo dei termini di misura e di prezzo esposti negli allegati documenti, crede opportuno rimettere i medesimi a codesta On. Direzione in sommario esame perché gli vengano suggeriti i criteri di massima da seguire.

In attesa di vostre preg. istruzioni vi riveriamo.
GEA Ufficio Lavori - Cedegolo
(manca firma)



Il canale di derivazione sbocca in una vasca di carico a forma di poligono irregolare addossata alla montagna i cui muri di valle sono in cemento armato.

E' una costruzione caratteristica, proposta ed eseguita dagli ingegneri F. e E. Damioli (della ditta appaltatrice dei lavori in cemento armato), formata da due pareti verticali parallele in cemento armato collegate da solette orizzontali e verticali in modo da formare tre ordini sovrapposti di celle comunicanti fra loro e con il bacino.

L'acqua, che si dispone allo stesso livello di quello della vasca concorre, col proprio peso alla resistenza del muro contenitore e contemporaneamente aumenta la capacità dell'invaso, che è di circa 29000 m3 compreso l'ultimo tratto orizzontale del canale.

Verso monte è direttamente la roccia che fa da contenitore, protetta solo da una sottomurazione nella parte inferiore.

Dalla vasca e dal canale l'acqua viene immessa in un pozzetto di carico in cui si innestano i tubi delle due condotte forzate che scendono lungo il pendio della montagna, parte in trincea e parte in rilevato, con andamento planimetrico parallelo.

Sono sostenute da selle in muratura ed immerse in blocchi di ancoraggio in corrispondenza dei vertici, hanno uno sviluppo di 1082 m e coprono un dislivello di m 466,90.

La parte terminale delle due condotte, collegate trasversalmente tra loro, costituisce il collettore che alimenta i gruppi della centrale, con i quali è collegato tramite appositi tronchetti.

Il fabbricato della centrale è situato sulla sponda sinistra del fiume Oglio, è disposto con l'asse longitudinale parallelo alle tubazioni, ha il pavimento a quota 400 m s.l.m.

La costruzione è in muratura ordinaria di calcestruzzo e cemento armato, la sala macchine è lunga 63 m, larga 12,50 ed alta 13,50 ed è coperta con soletta piana in cemento armato con asfalto impermeabilizzante.

Il macchinario di centrale è costituito da 5 gruppi ad asse orizzontale con turbina pelton da 3700 KW, di costruzione Riva accoppiati ad altrettanti alternatori AEG, esiste inoltre il sistema di eccitazione centralizzata composto da un gruppetto turbina pelton-dinamo e due gruppetti motore asincrono-dinamo.

L'acqua viene scaricata dalle turbine direttamente in un canale sottostante della larghezza di 3 m che sbocca nel fiume Oglio attraverso un portale provvisto di stivi per poter mettere in opera lo stramazzo per la misurazione della quantità di acqua in uscita dalla centrale.

L'energia prodotta alla tensione di 12000 V è distribuita localmente direttamente a questo livello di tensione, mentre per essere trasmessa verso Sesto S. Giovanni viene elevata, mediante una serie di trasformatori monofase a 70000 V.




prospetto Ovest


prospetto Nord


Nel 1966, in previsione della parziale sottensione dell'impianto in seguito alla futura costruzione della centrale di S. Fiorano sono stati sostituiti i gruppi generatori con un unico gruppo; ora la centrale ha le seguenti caratteristiche:

CARATTERISTICHE ATTUALE IMPIANTO DI CEDEGOLO

CARATTERISTICHE IMPIANTISTICHE

anno dl costruzione: 1910 - rinnovato nel 1966
localizzazione: Sul versante sinistro della media valle Camonica
altitudine: Tra 890 e 400 m s.l.m.
bacino imbrifero:
  • val Salarno 20,39 km2,
  • valle Adamè 44,99 km2,
  • torrente rio Piz d'Arno 18,38 km2
  • totale 44,39 km2
  • tipologia impianto: a bacino di modulazione
  • impianti a monte: prese ad alta quota (Salarno - Adamé - Arno). Centrali di Brata e di Fresine sul torrente Salarno (proprietà: terzi)
  • impianti a valle: C.le Cividate (Edison)
  • opere di derivazione: canale di derivazione a pelo libero parte in galleria.
  • opere di restituzione: canale di scarico (panconabile) che immette direttamente nell'alveo del fiume Oglio oppure nel canale di derivazione Cedegolo/Cividate della Edison.
  • capacità bacino: N° 1 da 29000 m3, n° 2 da 26000 m3, totale 55000 m3
  • tipologia bacino:
  • N° 2 bacini a pianta rettangolare irregolare, il N° 1 per 3 lati in calcestruzzo armato a gravità alleggerita e per la restante parte addossato alla montagna, il N° 2 per 4 lati in rilevato murario a gravità di cui 2 interrati.

Lo sfioratore è posto a circa 500 m dal termine del canale di derivazione lato vasca, scarica nell'alveo del torrente Poglia.

    CARATTERISTICHE MACCHINARIO
  • salto: 462,66 m
  • gruppi: N° 1 - cosituito da due turbine a "sbalzo", solidali con un unico alternatore da 16 MVA
  • organi intercett. turbina: N° 2 v. rotativa e n° 4 distributori a spina.
  • turbine: N° 2 tipo Pelton, con regolatore di velocità Riva.
  • alternatori: N° 1 sincrono raffreddato ad aria in ciclo chiuso, e l'aria raffreddata con acqua, eccitato con dinamo coassiale.
  • trasformatori: N° 1 a 3 avvolgimenti 140/6 kV, raffreddamento ONAN.
  • immissione energia: Rete 130 kV.




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Last updated 31.12.2007