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Arno Salarno Adamé
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I.R. Sonico 1 I.R. Sonico 2 I.R. Sonico 3

Valcamonica Preistorica


costruzione

le immagini sono tratte dai volumi:
"I Camuni" -Jaca Book- e "Valcamonica una storia per l'Europa -edizioni del Centro- di E. Anati

BENVENUTI IN VALLE CAMONICA


capanne rituali


frammento di statua menhir


Sonico: Coren de le Fate


il "sacerdote" che corre


personaggio con casco raggiato


Sonico: roccia del Coren de le Fate


scene di danza


idolo farfalla


Sonico, roccia del Coren de le Fate: dischi solari


scena di incantazione


dio "Cernunnos"


personaggio con casco raggiato

Si riporta integralmente:
Da Itinera (estratto dal sito: voli/itinera)

Boario Terme

INCISIONI RUPESTRI

La collina di Luine-Crape-Simoni (su cui è collocato il parco di Luine) è tagliata da un lato dal fiume Dezzo e dall'altra è delimitata dal fiume Oglio, mentre ad Ovest un leggero avvallamento la separa dalla collina su cui sorge il castello di Gorzone.

Sul pianoro, numerose sono le superfici rocciose affioranti che morfologicamente ne caratterizzano l'ambiente, creando piccole valli e segnandone gli spazi.
E' su queste grandi pagine rocciose che sono impresse le Incisioni Rupestri Preistoriche.

Storia della collina

La collina di Luine (parte integrante delle Prealpi Lombarde) si viene delineando in Epoca Paleozoica in seguito al deposito di sedimenti permiani (soprattutto arenarie) che si accumulano in questa fase; successivamente, vennero coperti, durante il Triassico-Giurassico, da un alto strato di carbonati.

I grandi movimenti vulcanico-plutonici del Terziario, lambirono anche la Valcamonica generando l'innalzamento del massiccio dell'Adamello e portando localmente, a Luine, limitati canali eruttivi.

La morfologia generale del luogo era già abbozzata nel Miocene: si deve tuttavia attendere il Quaternario, con il veloce scioglimento dei ghiacci, perché l'irruenza dei corsi d'acqua configurasse il corso vallivo ed anche l'attuale, spigolosa morfologia della collina, con "tagli" che i due fiumi determinano tuttora alle sue fiancate.

E' solo a partire dal XII-X millennio a.C. che si viene definendo l'attuale solco vallivo, con la flora che gradatamente ricoprì le pareti rocciose, ammorbidendole.

Poi, a partire dal XII-X millennio a.C., gruppi di cacciatori-raccoglitori epipaleolitici seminomadi penetrarono la Valle lasciando qui, a Luine, le prime istoriazioni rupestri.

Successivamente la zona fu momentaneamente abbandonata, per divenire nuovamente luogo istoriativo con la fine dell'epoca Neolitica (IV millennio a.C.) e soprattutto con l'età del Bronzo (II millennio a.C.) e del Ferro.

Questi ritorni successivi dell'Uomo in un medesimo contesto a distanza di millenni, porta ad ipotizzare che Luine rispondesse ad una serie di "requisiti" morfologici richiesti alle aree destinate ai riti istoriativi.

Luine divenne quindi, nella preistoria, una sorta di "collina sacra" per le popolazioni locali.
Solo con l'epoca tardo-romana e medioevale si perse il "ricordo collettivo" di questo luogo, anche se poco lontano (a circa 1 km.) fu costruito nel medioevo il Castello di Gorzone (su precedenti resti romani e dell'età del Ferro).

Le prime segnalazioni di istoriazioni rupestri risalgono agli anni 50 (Süss e Laeng) anche se si deve al Prof. Anati (Centro Camuno di Studi Preistorici) lo studio sistematico dell'area e la sua scoperta scientifica negli anni 70-80.


Descrizione

L'Amministrazione Comunale di Darfo-Boario Terme ha creato, negli anni 70, questo Parco.
Il Parco è organizzato al proprio interno, in 3 Percorsi di visita archeologica (più sotto descritti), mentre la vegetazione è illustrata da cartelli e segnalatori arborei; un piccolo vivaio sperimentale raccoglie le specie più comuni in Valcamonica negli ultimi 10.000 anni.

La visita può iniziare nel Punto di Informazione in cui è allestita una piccola esposizione illustrante la collina.
Qui si possono avere indicazioni sui percorsi e più in generale sull'area.

Itinerari di visita

All'interno del Parco, sono organizzati 3 percorsi di visita archeologica (segnalati con indicatori): le principali superfici istoriate recano a lato anche i rilievi integrali delle istoriazioni, allo scopo di facilitare la visita.

I percorsi sono i seguenti:
I/A - Settore di Luine-Simoni, rocce 50-51-52-53-49-48-46-34-38-39-30- 35-41.
I/B - Settore di Luine-Simoni, rocce 54,56,57 R.54 e alcuni sondaggi.
I/C - Settore di Crape.

L'ambito di Luine-Simoni è quantitativamente il più rilevante dei tre percorsi per numero di superfici istoriate, dominato dalla grande roccia (roccia 34).
Pur nella presenza di tutti i periodi istoriativi, hanno una netta prevalenza le figurazioni dell'eta' del Bronzo.


Percorso A


Sono incluse le rocce 50-51-52-53-49-48-46-34-38-39-30-35-41.
Il percorso si snoda in un suggestivo paesaggio naturale, che a tratti si apre per lasciare spazio alle superfici istoriate.
In molti punti sono ancora visibili i sondaggi di scavo per la verifica degli strati archeologici, effettuati dal Centro Camuno di Studi Preistorici negli anni 70.

Rocce 50-51-52-53

Ampia superficie rocciosa, ora fortemente deteriorata, caratterizzata da una composizione di figure rettangolari, linee, coppelle unite in un insieme schematico.
Datazione delle composizioni: antica e media età del Bronzo.

Roccia 48

La roccia, istoriata nel solo settore destro, reca incisioni attribuibili alle varie fasi dell'età del Bronzo.
Nella parte superiore, figure di asce, pugnali, lance e scutiformi dell'antica età del Bronzo, realizzate con tecniche e "mani" diverse.

Roccia 49

La superficie presenta due insiemi tardo-neolitici (Stile II/B)* particolarmente importanti: nella parte centrale una faccia-oculi con attributi animaleschi sormontante due cerchi con decorazioni concentriche della fase finale del Neolitico, quando influenze ideologico-culturali esterne portano alla elaborazione di una serie di "idoli" con attributi antropomorfi.
Più sotto un antropomorfo nella posizione "ad orante".

Roccia 46

La prima fase istoriata è dell'età del Bronzo (II-III millennio a.C., Stile III/B). Sono composizioni di asce. Nella fascia destra sono concentrate soprattutto figure dell'eta' del Ferro (Stile IV).

Roccia 34

Sono presenti tutti i periodi, dalla fase arcaica del Proto-camuno fino al momento della decadenza, oltre 8.000 anni dopo.
Per dimensioni e ricchezza d'incisioni questa superficie è il punto centrale della collina di Luine-Simoni.

Giungendo da sotto, la roccia si presenta come una grande pagina inclinata, ricoperta da migliaia di segni.
Nella parte centrale: grandi guerrieri armati, imponenti nella loro dimensione, appartenenti alla fase media dell'età del Ferro, contraddistinta dal definirsi delle figure mitiche di eroi e capi.

Questi grandi guerrieri sono sovrapposti a figure reticolari, rettangoli e linee che decorano un lungo tratto della superficie.
Accanto, figure minori di guerrieri e duellanti. La parte laterale sinistra è occupata da importanti meandri nella parte superiore, labirinti nel settore inferiore.

La parte laterale destra è occupata da una vasta incisione: su di uno spezzone roccioso, dalla forma allungata, si nota una grande composizione con lance, asce, alabarde, scutiformi, che bene illustra l'attenzione che in questo periodo si attribuiva alla figura-simbolo dell'arma, tutto quanto attribuibile all'Età del Bronzo.

Nella parte superiore della roccia 34, è presente il cervide colpito dal dardo, del periodo Proto-camuno. Accanto, figure più tarde di asce ed altre armi.


Rocce 38-39

Insiemi di armi incise durante l'età del Bronzo.


Roccia 30

Se le rocce si dovessero definire con un nome, questa verrebbe sicuramente denominata "delle rose camune" per la presenza di questo simbolo ripetuto numerose volte sulla superficie.
Simbolo divenuto l'emblema della Regione Lombardia.
Se ne possono notare di due tipi: nel settore destro in alto è presente il tipo con andamento più irregolare, mentre a sinistra si vede una chiara raffigurazione di questo simbolo nella sua rappresentazione più definita: quattro "petali" decorati con coppellette.
Sicuramente questo segno è la simbolizzazione di un concetto che ebbe vasta diffusione in tutta l'Europa, soprattutto durante l'età del Ferro.
In Valcamonica lo troviamo già nell'eta del Bronzo, a partire dal 1.400 a.C.


Roccia 35

Insiemi molto chiari riferibili all'antica e media età del Bronzo: asce, lance, scutiformi (Stile IIIB/C).


Percorso B

Sono incluse in questa visita le rocce 54, 56, 57 R. 54 e la visita di alcuni sondaggi. Roccia 54

Su questa superficie sono presenti tipiche composizioni di armi dell'antica e media età del Bronzo: hanno lame a varia espansione e tipologia, alcune delle quali riferibili ad oggetti ritrovati nell'area, come l'ascia di Montecchio.


Roccia 56

Numerose istoriazioni dell'età del Bronzo: rettangoli, linee parallele, coppelle, alcune asce (Stile III/B).


Roccia 57

Superficie ampia, levigata in cui balzano subito all'occhio le numerose raffigurazioni di scutiformi e rettangoli con decorazioni a linee parallele posti nella parte centrale.


Percorso C - Crape


La seconda area, cioè l'ambito di Crape, è separata dalla prima da un leggero declivio. A differenza di Luine, questa allarga la sua visuale su tutta la Valle.
Il percorso si snoda lungo l'altopiano che, dominando Boario dall'alto, termina su un vasto costone roccioso in cui sono presenti alcune superfici istoriate: rocce n. 1,2,3,4,5,6,8 e 14 più sopra.


Rocce 2, 3, 4

Piccoli affioramenti rocciosi con poche istoriazioni, molte delle quali già deteriorate.
Si riconoscono alcune coppe; sarebbero una delle rare scene di pesca ritrovate in Valcamonica, dove invece la rappresentazione della caccia (forse per il concetto di forza e coraggio che sottende) è preponderante.
Nel settore centrale destro si allunga una vasta striscia su cui sono raccolte soprattutto figurazioni dell'antica e media età del Bronzo: asce di varia fattura, pugnali, scutiformi.
Il settore superiore è invece caratterizzato da una ricca concentrazione di scritte in caratteri nord-etruschi.
Nel settore sinistro è possibile vedere le figure più arcaiche del ciclo camuno: i grandi animali, a linea di contorno, del periodo Proto-camuno (VIII-VII millennio a.C.).


Nota
* Nell'arte rupestre camuna si é soliti distinguere cinque stili che corrispondono ad altrettanti periodi storici.
- Periodo Protocamuno (Epipaleolitico - dall'VIII millennio a.C.).
- Periodo I e III (Neolitico - dal V Millennio a.C.).
- Periodo III A (Calcolitico - dal III Millennio a.C.).
- Periodo III B (Età del Bronzo - dal II Millennio a.C.).
- Periodo IV (Età del Ferro - dal I Millennio a.C.).
- Periodo "storico" (Età romana - intorno alla fine del I Millennio a.C.).
Per approfondimenti si rimanda alla bibliografia posta alla fine del fascicolo (N.d.R.).



scene di danza


idolo farfalla


figura umana, telai e palette


I.R. Sonico 1 I.R. Sonico 2 I.R. Sonico 3

Valcamonica Preistorica

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