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Ponte Faeto: rifugio Val Malga


malga Premassone


lago Rotondo


lago Lungo


lago Gelato Orientale


laghi:Bianco, Rotondo, Verde


Laghi Gelati (dalla bocchetta dei laghi gelati)

 

PONTE DEL GUAT 1528 m s.l.m.
LAGHI GELATI 2800 m s.l.m.

tempo di percorrenza: 5 ore
dislivello: m 1272

Dal ponte del Guat, per il primo tratto (un quarto d'ora di cammino) c'è una strada sterrata, percorribile anche, in cinque minuti, in automobile se si sceglie il parcheggio a pagamento di malga Premassone (m 1585); qui, nei mesi estivi, è aperto un nuovo Bar-Ristoro con vendita di ottimi prodotti locali di malga.

Aggiornamento: si può andare in auto fino a malga Premassone se si è disposti ad usufruire del parcheggio a pagamento.

Si attraversa quindi il torrente Remulo e si inizia la salita in sponda destra orografica, dopo poco, in corrispondenza di un'area di pic-nic attrezzata, c'è un bivio: noi proseguiamo a sinistra sulla mulattriera per Baitone (la strada si segue per andare verso il Miller).

Il sentiero, segnalato con segnavia CAI n° 13, sale a zig zag con numerosi tornanti; si sposta quindi sulla nostra destra, attraversa una valletta caratterizzata dalla presenza di un conoide di neve scaricata se si transita in inverno o primavera, in circa un'ora dalla partenza si raggiunge la località Baitoncello (1943 m); (appena prima si incontra un'area di pic-nic attrezzata, in una radura con i resti di un "baitoncello") dove c'è il fabbricato del primo tratto della ex teleferica Enel che collegava Ponte del Guat con la diga del Baitone.

Proseguendo, dopo alcuni tornanti, si attraversa una nuova valletta pure questa caratterizzata dal fatto che scarica facilmente valanghe di neve fino a primavera inoltrata, quindi, in venti minuti circa dal Baitoncello si raggiunge una nuova area di pic-nic in corrispondenza dei pascoli della malga Baitone (2065 m)

Si prosegue lungo la mulattiera, si percorrono alcuni tornanti, quindi si attraversa una valletta (anche qui, fino a maggio c'è un conoide di neve da attraversare), poi il sentiero diventa meno ripido e ci si inoltra verso i piedi della diga, per salire di nuovo sulla nostra sinistra, transitando nei pressi di alcune baite, e finalmente si raggiunge il livello del coronamento della diga (2284 m; due ore dalla partenza).

Si percorre quindi il sentiero che costeggia il lago in sponda destra orografica; dopo un quarto d'ora si transita al bivio del sentiero n° 48 (per raggiungere il Forcello di Bombià); quindi si prosegue, si oltrepassa il lago, si sale sulla nostra sinistra, ed in circa un'ora si raggiunge il lago Rotondo ed il rifugio Tonolini (2450 m).

Il sentiero, con numerazione CAI N° 50, prosegue a fianco del lago Rotondo (destra orografica, lato opposto al rifugio); si sale lungo una valletta con pendenze relativamente modeste, dopo circa un quarto d'ora di strada si sbuca in un pianoro (ex letto del torrente emissario del lago Lungo) da dove si vede la dighetta, (dismessa dagli anni settanta) che conteneva le acque del lago Lungo.(2527 m)

Si costeggia, sulla nostra sinistra, il lago e si sale lungo il pendio, dove scende il torrentello proveniente dai laghi gelati; dopo aver attraversato il torrente si sale sulla sinistra, fino al bivio del sentiero per il passo delle Granate, dove si prosegue verso destra e, dopo aver risalito una morena ci si trova con il lago gelato orientale di fronte, sulla nostra destra, (2800 m circa), ed in vista, sulla sinistra, del lago gelato occidentale.


Ponte del Guat


malga Baitone


lago Rotondo


lago Rotondo, Bianco e Lungo


lago Gelato Orientale


laghi Gelati

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Last updated 12.11.2007