Novità ! ! : in data 21 agosto 2001, presso il Parco dell'Adamello di Vezza d'Oglio, durante una serata dedicata alla geologia del territorio, il dott. Pezzotta del Museo di Storia naturale di Milano, ha comunicato che è in corso una ricerca geologica nei pressi del sentiero che da Adamé sale al passo di Forcel Rosso. E' stato individuato un filone di pegmatite: una roccia che cristallizza ai margini dei plutoni magmatici ed è rara. Prossimamente ulteriori informazioni sui risultati della ricerca (spero vengano resi noti rapidamente). Questo fatto rende ancora più interessante questo percorso in quanto diventa anche di ulteriore interesse geologico. |
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tempo di percorrenza in salita
4,5 ore dislivello: m 1424 Partenza da La Rasega,
località in frazione Valle, raggiungibile dalla strada statale 42 della Valcamonica, deviando, sulla destra, a Cedegolo per Fresine -Ponte - Valle: circa 13 km. Proseguendo,ora sulla carreggiabile, si transita presso la malga "Le Crüste" Successivamente si raggiunge la località "Morcc de Töle" dove c'e una Santella che ricorda
un tragico avvenimento dei primi dell'ottocento: una slavina investì ed uccise un
numeroso gruppo di giovanissimi che si recavano per "isiga". Andare per isiga voleva dire andare con una gerla, sui pendii della montagna,
anche in posti molto ripidi, a raccogliere erba (l'isiga è un'erba caratteristica
per essere filiforme e resistente allo strappo), portarla a casa o nella cascina per alimentare
il bestiame, in quanto non avevano sufficienti prati per coltivare il fieno. Immediatamente più a monte (visibile per la staccionata di protezione ora in opera)
è rimasta la testimonianza di un forno per la fabbricazione della calce viva: la zona è
caratterizzata dalla presenza di rocce calcaree e rientra in quella fascia che dalla Concarena,
attraverso il Colombé, ed il Lincino si estende fino al Baitone. Si raggiunge quindi la malga Lincino e al primo tornante si segue il sentiero
che parte sulla nostra destra, e si affronta la "müla", in un'ora circa si arriva in Adamé Sul sentiero pianeggiante immediatamente dopo l'incrocio col sentiero in salita vi è
un cippo a ricordo di quattro ragazzi rimasti vittime di una slavina sul canalino del Castellaccio. Siamo quindi arrivati in Adamé, ecco le opere idrauliche di captazione ed il rifugio. Si segue il sentiero fino ad aggirare l'invaso; prima del ponticello di
attraversamento del torrente ci sono tutte le indicazioni CAI per i vari itinerari. |
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Escursioni Adamé
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Last updated 23.6.2007