svaso lago d'Arno
centrale di Edolo
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centrale di Campellio
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lago d'Arno
centrale di Edolo
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Impianto Edolo
Nel 1976 iniziarono i lavori di costruzione dell'impianto Avio - Edolo, a partire dalle grandi infrastrutture che si resero necessarie: le strade di comunicazione.
Per accedere alla galleria di derivazione, lato valle si costruisce una strada lunga circa 15 Km che da Edolo sale fino a monte Colmo, a circa 1815 m s.l.m., che serve sia per la galleria ed il pozzo piezometrico che per le condotte forzate:
infatti non è previsto il solito piano inclinato a lato delle condotte, come tradizionalmente si faceva, e ciò costituisce un notevole risparmio nella gestione dell'impianto.
Una seconda strada da sistemare per renderla percorribile a qualsiasi mezzo di cantiere è quella che staccandosi dalla statale del Tonale immediatamente dopo il paese di Incudine, sale fino al fondovalle della val Paghera di Vezza d'Oglio, da dove, tramite grossa teleferica per trasporto materiali e funivia per il personale si accede alla conca dell'Aviolo;
è infatti da qui che tramite una finestra di accesso si può scavare la galleria sia in direzione dell'Avio che di Edolo.
La terza strada che viene adeguata è quella che da Temù si stacca dalla statale per dirigersi verso la Val d'Avio, fino alla partenza della funivia e delle teleferica materiali preesistenti;
successivamente verrà poi scelto, da parte della ditta appaltatrice dei lavori di scavo della galleria, di accedere al cantiere Avio direttamente per strada, utilizzando la vecchia strada militare fino a malga Caldea e realizzando poi ex novo una pista da cantiere fino al lago d'Avio.
Gli appalti principali per la costruzione dell'impianto di Edolo sono quattro:
- lo scavo della galleria di derivazione e del piezometrico di monte;
- gli scavi per la sede delle condotte forzate;
- gli scavi delle galleria di accesso, di aspirazione e scarico e delle caverne di centrale;
- la costruzione della vasca di accumulazione.
Descrizione impianto idroelettrico di generazione e pompaggio lago d'Avio - Edolo
L'impianto idroelettrico di generazione e pompaggio di Edolo, utilizza le acque affluenti al serbatoio del lago d'Avio, che usufruisce di un bacino imbrifero diretto di circa 25 Km2 ed allacciato di altri 25; in una centrale in caverna ubicata in sponda sinistra del fiume Oglio, immediatamente a valle dell'abitato di Edolo.
L'impianto sottende completamente la centrale di Temù e parzialmente quella di Sonico della società Edison (le sottrae tutti gli afflussi della Val d'Avio).
L'impianto è stato dimensionato in modo da utilizzare le vantaggiose condizioni morfologiche e topografiche della zona.
La centrale è stata dotata di gruppi reversibili che, nelle ore notturne di basso carico, possono ritrasferire al lago d'Avio una parte delle acque turbinate nelle ore di punta e trattenute da una apposita vasca di accumulazione.
L'impianto può svolgere i seguenti servizi:
- - generazione, mediante l'utilizzazione degli apporti naturali cui corrisponde una producibilità media annua di 220 milioni di KWh circa.
- - riqualificazione dell'energia, con ciclo giornaliero.
- - riserva di potenza di pronto intervento e di energia accumulata nel serbatoio del lago d'Avio.
I dati essenziali dell'impianto sono:
- salto massimo: 1265 m circa;
- portata massima derivata: 94 m3/s;
- portata massima sollevata: 70 m3/s;
- potenza massima, assorbita e resa: 1000 MW circa.
Il serbatoio del lago d'Avio ha una capacità utilizzabile di circa 21 milioni di m3; il livello massimo di esercizio normale è a quota 1908,60 m s. l. m. il minimo a quota 1865,00 m s. l. m.
La diga è tipo a gravità massiccia in muratura di pietrame e malta di cemento, a pianta leggermente arcuata, misura al coronamento 299 m di sviluppo, ha una altezza, nel punto più depresso delle fondazioni, di 39 m; il volume è di circa 65000 m3.
La galleria di derivazione in pressione ha sezione circolare del diametro di 5,40 m ed è lunga 8125 m; il rivestimento è in prevalenza in calcestruzzo non armato, salvo per alcuni tratti nei quali le condizioni della roccia hanno richiesto un manto impermeabile supplementare (p.v.c. armato).
L'opera di presa è situata sulla sponda sinistra del lago, è costituita da un manufatto in calcestruzzo munito di griglie fisse con soglia di imbocco a quota 1852,00 m s.l.m. e può essere intercettata da una paratoia piana a ruote, accessibile mediante pozzo.
Gli accessi alla galleria possono avvenire: dal lago d'Avio mediante funivia e, nei mesi estivi anche con fuoristrada attraverso una pista di cantiere; da una finestra intermedia ubicata in corrispondenza dell'Aviolo cui si accede solo con sentiero pedonale, ed infine da una finestra realizzata al termine della galleria di derivazione in corrispondenza del pozzo piezometrico ed accessibile mediante la nuova strada Edolo - Monte Colmo.
Il pozzo piezometrico di monte è del tipo cilindrico, con strozzatura alla base, canna verticale del diametro di 18 m e camera di espansione.
La condotta forzata, che segue il pozzo piezometrico, è costituita da un primo tratto a tubazione unica libera in galleria, suddivisa in tre tronchi dei quali il primo sub-orizzontale, il secondo inclinato al 100% ed il terzo pure sub-orizzontale.
Successivamente la condotta si dirama in due distinte tubazioni, ciascuna del diametro iniziale di 3,40 m; immediatamente a valle della biforcazione è ubicata la camera delle valvole a farfalla.
Le due tubazioni sono in lamiera saldata prima semplice e poi blindata e sono ubicate per i primi 668 m all'aperto e per i restanti 1005 m libere in due distinte gallerie inclinate.
Nel tratto a due tubazioni libere in gallerie distinte, la condotta è servita da quattro finestre, con accessi, in aggiunta naturalmente agli accessi di monte, lato condotta all'aperto, e di valle, lato centrale.
Ogni condotta forzata raggiunta la centrale si biforca e ciascuno dei rami si dirama in due, in modo da alimentare quattro gruppi ciascuna; prima delle macchine idrauliche sono inserite le valvole rotative di intercettazione dei gruppi, in numero di due: rispettivamente di guardia e di servizio per ciascun gruppo, alloggiate in una caverna parallela alla sala macchine delle dimensioni di 9,50 x 136,40 m.
La centrale di Edolo, ubicata in caverna nel fianco sinistro della valle, è accessibile dall'esterno per mezzo di una galleria della lunghezza di circa 700 m.
La sala macchine, a quota 612,40 m s.m., ha pianta rettangolare lunga circa 175 m e larga 16 m ed ha un'altezza complessiva che in corrispondenza dei gruppi raggiunge i 41 m.
Nella sala macchine sono installati otto gruppi reversibili ad asse verticale; ciascun gruppo è costituito da una pompa-turbina a cinque stadi con distributore fisso e da un generatore-motore sincrono della potenza apparente di 160 MVA a 600 g/1'.
L'avviamento in pompaggio dei gruppi avviene mediante trascinamento sincrono a frequenza variabile (back-to-back) e viene effettuato con girante in acqua e valvola rotativa chiusa.
Le macchine sincrone sono munite di eccitatrici di tipo statico, alimentate dal montante di macchina.
Al piano inferiore di una caverna lunga 164 m, larga circa 14 m e alta 19,80 m, parallela alla caverna delle macchine e disposta simmetricamente rispetto alla galleria d'accesso, sono alloggiati gli otto trasformatori elevatori trifasi, della potenza apparente di 160 MVA, collegati ciascuno alla propria macchina sincrona da una terna di sbarre segregate isolate in aria, a 15,5 KV.
Al piano superiore della stessa caverna è installata la stazione a 380 kV, composta da otto stalli di gruppo e da due stalli di partenza cavi, realizzata in esecuzione blindata ed isolata con esafluoruro di zolfo.
La stazione elettrica è a semplice sbarra, suddivisa in due semisbarre mediante un sezionamento longitudinale esercito normalmente aperto. Due terne di cavi in olio fluido, connesse ciascuna ad una semisbarra, collegano la stazione all'esterno; i cavi sono posati su di una soletta appositamente predisposta, in volta della galleria d'accesso.
All'esterno si trovano gli stalli di partenza delle due linee aeree di trasporto a 380 kV, facenti capo alla stazione elettrica di S. Fiorano.
La sala comandi centralizzata è inserita nella volta della galleria d'accesso, in corrispondenza dell'intersezione di questa con la sala macchine; per ciascun gruppo è inoltre possibile il comando manuale locale dal relativo quadro posto a quota alternatori.
La centrale è completamente automatizzata e telecomandata da Bergamo.
Gli scarichi dei gruppi, intercettati da paratoie piane, sono indipendenti fino allo sbocco in un'unica galleria circolare del diametro di 5,50 m, in prossimità del quale è inserito, lateralmente, il pozzo piezometrico di valle.
Il pozzo piezometrico di valle è del tipo cilindrico, con diametro di 18 m, collegato con la galleria di scarico da un tronco a sezione circolare del diametro di 5,50 m.
L'uscita di sicurezza dalle caverne - rotative, macchine e trasformatori - è assicurata da una finestra lunga circa 590 m, avente altresì funzione di condotto di ritorno dell'aria di ventilazione delle caverne stesse.
La galleria di scarico ed aspirazione, in pressione con sezione circolare del diametro di 5,50 m, si sviluppa parte in galleria e parte interrata all'aperto; sottopassa la locale ferrovia Brescia-Edolo e la strada statale n. 42 del Tonale.
In prossimità della vasca di accumulazione, il condotto di scarico è costituito da una tubazione metallica autoportante che sottopassa, libera su selle in galleria artificiale, l'argine della vasca di accumulazione e termina nell'opera di presa e scarico della vasca stessa.
Due diramazioni consentono di immettere la portata scaricata dalla centrale:
- la prima direttamente nel fiume Oglio by-passando la vasca tramite una tubazione metallica che sottopassa il fiume e si collega con una soglia sfiorante ricavata in roccia nella sponda destra (scarico di superficie della vasca e scarico di emergenza della centrale);
- la seconda nel nuovo canale di derivazione dell'impianto Sonico-Cedegolo 2°, costruito unitamente alla nuova traversa sul fiume Oglio ed alla nuova opera di presa in sostituzione delle esistenti opere interessate direttamente dalla vasca di Edolo.
La vasca di accumulazione è ubicata in sponda sinistra del fiume Oglio, fra la statale del Tonale ed il fiume stesso; ha una forma all'incirca ellittica, ed è ricavata mediante parziale scavo e riporto nella piana alluvionale.
La capacità utile è di circa 1335000 m3; il rilevato di contenimento è in materiale sciolto; una difesa di gabbioni, diaframma e tetrapodi protegge il paramento dell'argine verso il fiume Oglio, il cui corso è stato sistemato.
La vasca è resa impermeabile da un rivestimento in conglomerato bituminoso che ricopre il fondo ed i paramenti interni del rilevato. Il volume globale dei materiali per la formazione dei rilevati di contenimento e del fondo vasca è di circa 1400000 m3.
La stazione elettrica è ubicato nella zona adiacente l'imbocco della galleria di accesso alla centrale e comprende due stalli muniti di interruttori isolati in esafluoruro di zolfo e comandi ad aria compressa.
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