L'INDUSTRIA ELETTRICA




IN VALLE CAMONICA - 21 -

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Bibliografia

in questa pagina:
Impianti Tassara
Impianto Rusconi



Le fotografie in bianco e nero sono dell'archivio storico Enel di Sesto S. Giovanni


Estratto - rivisto e ampliato - dal volume: L'UOMO E L'ACQUA Edito da Banca di Valle Camonica - Gruppo Banca Lombarda - Breno 2002 -
A cura di: Oliviero Franzoni:
Nascita e sviluppo delle centrali idroelettriche sul territorio camuno di franco pelosato

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ATTIVITA' DEGLI AUTOPRODUTTORI

Impianti Tassara

La società Carlo Tassara di Breno, nel 1935 si pose come obiettivo la verticalizzazione dei suoi processi produttivi, vale a dire la produzione in proprio del minerale di ferro e dell'energia elettrica; acquistò infatti una miniera in valle Trompia e studiò un programma di costruzione di centrali utilizzando i torrenti Grigna e Valle delle Valli.

Nel dicembre del 1942 entrò in servizio il primo impianto ubicato presso Bienno, utilizzando un salto di m 483 sul torrente Grigna : la centrale di Isola, costituita da due gruppi ad asse orizzontale, turbina-alternatore, con una potenza efficiente complessiva di 10000 KW.

Nel 1952 entrò in servizio l'impianto di Mantelera, con una potenza complessiva di 8000 KW, completamente automatico.



centrale di Campellio





traversa Adamé


valle Adamé


valle Adamé: casine di mezzo

Impianto Rusconi

La società anonima Metallurgica Antonio Rusconi di Malegno presentò una prima domanda di concessione di derivazione dal torrente Lanico fin dal 1906, l'iter autorizzativo fu lungo in quanto dovette superare anche l'opposizione del comune di Malegno.

Ottenuta la concessione i lavori iniziano durante la grande guerra e la centrale entra in servizio nel 1917.

L'impianto, situato nel comune di Malegno, sulla sponda orografica sinistra del torrente Lanico, di cui ne capta i deflussi relativi ad un bacino imbrifero di 11.6 km2; è alimentato da una derivazione principale sul torrente Lanico, che confluisce nella vasca di carico tramite un canale di derivazione lungo 2270 m con una portata massima di esercizio di 1,5 m3/s.

La vasca di carico di Camina, ubicata in comune di Malegno a quota 531 m s.l.m. alimenta la centrale tramite due condotte forzate che coprono un dislivello di concessione di 240,50 m.

Lungo il suo percorso il canale raccoglie l'acqua da una serie di vallette minori tra cui: valle dei Paolì; torrente Veno, Barega, valle dei Monti, val Pradelle e confluisce, prima in una vasca dissabbiatrice detta di Veno, successivamente nella vasca di carico di Camina.

La vasca di carico è realizzata con muratura in pietrame e calcestruzzo, la sua capacità utile è di 14000 m3; è munita di canaletto by-pass, per permettere tramite paratoie e palconcelli, l'afflusso diretto dell'acqua del canale di derivazione nel pozzetto di carico condotte, in modo da poter mantenere il gruppo in servizio anche con la vasca di carico esclusa per manutenzione e-o pulizia.

Dal pozzetto di carico della vasca si dipartono due condotte forzate da 500 mm di diametro, lunghe 509 m; in centrale è installato un gruppo ad asse orizzontale costituito da turbina pelton della potenza di circa 1800 KW.

La sua producibilità è di circa 7 milioni di KWh.
Nel 1920, per superare la crisi finanziaria e produttiva succeduta allo sviluppo durante la guerra, l'impianto viene ceduto alla società Elva.
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Last updated 10.2.2008