CENTRALE


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DI PRESENZANO

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da web-site Enel - 2007 -

Presenzano, fabbrica di energia e … sport

La centrale idroelettrica, situata tra le province di Caserta e Isernia, ha una fondamentale importanza nella produzione di energia per la vicinanza con la principale rete dorsale italiana.
Ma è anche un punto di riferimento per tutti i giovani della zona che vogliono intraprendere un’attività sportiva

Il percorso dell'energia Gli elementi dell'impianto idroelettrico Giochi d'acqua Attenzione per l'ambiente Centrale aperta, una giornata davvero speciale

La centrale di Presenzano, che si sviluppa sul territorio della provincia di Caserta e di Isernia, riveste una fondamentale importanza nella produzione di elettricità per il nostro Paese.
In primo luogo per la sua posizione, praticamente equidistante tra Roma e Napoli, ed in secondo luogo per la vicinanza con il tracciato dell’elettrodotto a 380 kV, la principale dorsale di trasporto di energia della rete italiana.
Nell’impianto idroelettrico di Presenzano si incontrano produzione di energia, innovazione tecnologica e sport.
I circa 70 ettari del bacino ospitano infatti da tre anni le attività del Centro Nautico gestito dall’Associazione Sport Vacanze Presenzano (alla cui guida c’è il due volte campione olimpico di canottaggio, Davide Tizzano).
Una serie di moderne infrastrutture sportive permettono ai giovani della zona di praticare alcuni tra i più amati sport d’acqua.


IL PERCORSO DELL’ENERGIA

I due cicli dell’energia idraulica in una centrale idroelettrica.

Nell’impianto idroelettrico di Presenzano l’energia idraulica “primaria” viene accumulata nel bacino a monte.
Durante il funzionamento in generazione, l’acqua attraversa le gallerie in pressione e le condotte forzate e arriva in centrale.
Qui agisce sulle pale della turbina che, a sua volta, trasforma l’energia idraulica in energia meccanica di rotazione trasmessa, mediante un albero, all’alternatore.
Tocca a quest’ultimo trasformarla in energia elettrica.
Grazie al trasformatore, l’energia elettrica viene immessa sulle linee a 380 kV della rete di trasmissione.

Durante la notte, avviene il processo inverso.
L’energia elettrica viene prelevata dalla rete attraverso il trasformatore e fornita all’alternatore che, in questo caso, funziona da motore.
Il motore trascina l’albero e trasmette l’energia meccanica alla turbina che, girando in senso inverso, funziona da pompa: prima preleva l’acqua dalla vasca inferiore, poi la rimanda al bacino superiore.


L’impianto

Gli impianti di pompaggio riqualificano l’energia elettrica.
Infatti, nelle ore diurne (quelle in cui c’è maggiore richiesta) producono energia pregiata, mentre di notte (quando la richiesta dell’utenza è di gran lunga minore) utilizzano l’energia disponibile per il pompaggio.
Caratteristica fondamentale dell’impianto di Presenzano è la sua posizione - pressoché baricentrica rispetto ai grandi centri urbani di Roma e Napoli – che permette di regolare la rete nell’Italia centro-meridionale.
La centrale, inoltre, è poco distante dal tracciato dell’elettrodotto a 380 kV che rappresneta la principale dorsale di trasporto d’energia della rete italiana.
L’impianto ha una potenza elettrica massima resa in generazione di circa 1.000 MW, in grado di alimentare, nelle ore di maggiore richiesta, l’equivalente di 350.000 utenze domestiche.


I principali componenti tecnici
Vanno a formare l’impianto idroelettrico di Presenzano:
  • 2 bacini di accumulo dell’acqua, uno superiore, l’altro inferiore
  • 2 gallerie di derivazione
  • 4 condotte forzate
  • 1 centrale in caverna composta da 4 gruppi reversibili generazione/pompaggio
  • 1 stazione elettrica all’aperto


GLI ELEMENTI DELL’IMPIANTO IDROELETTRICO

Breve viaggio alla scoperta del bacino, della vasca e della centrale di Presenzano

I volumi d’acqua pompati nelle ore notturne dalla vasca inferiore sono immagazzinati nel bacino superiore di Césima.
Per la sua realizzazione si è provveduto allo sbarramento del vallone di Césima (che nel suo corso basso è chiamato anche Rio Rava) con una diga in rockfill dell’altezza di 45 metri e della lunghezza al coronamento di 285 metri.
La capacità occorrente è stata ottenuta ampliando quella disponibile naturalmente, mediante scavi per un totale di 2,9 x 106 m3 circa.

Vasca

La vasca inferiore è invece situata nella piana a est dell’abitato di Presenzano e ha il compito di accumulare i volumi d’acqua turbinati in centrale durante il giorno.
È realizzata per intero artificialmente mediante scavi (5,3 x 106 m3) e arginature perimetrali realizzate in tout-venant calcareo prelevato da una cava appositamente aperta sulle pendici del massiccio di Césima.


Gallerie

Dal bacino di Césima partono 2 gallerie in pressione, il cui tracciato si sviluppa attraverso formazioni calcareo-dolomitiche.
Al termine di ciascuna delle due gallerie si trova un pozzo piezometrico (identico per le due derivazioni) del tipo differenziale con camere di alimentazione inferiore e di espansione superiore.

Condotte forzate

Le quattro tubazioni metalliche, collegate ognuna a un gruppo turbina/alternatore della centrale, sono installate all’aperto su un’unica sede per la prima parte del loro sviluppo.
Terminano in quattro discenderie indipendenti in galleria fortemente inclinata

Centrale

Ubicata di fronte al serbatoio inferiore, è costituita da 4 pozzi separati (diametro interno di 21 metri e profondità di 72 metri e mezzo, disposti alla distanza di 40 metri l’uno dall’altro).
In ogni serbatoio è installato un gruppo binario ad asse verticale, formato da un generatore/motore da 300 MVA accoppiato a una turbina reversibile monostadio da 250 MW.
I pozzi sono collegati in sommità da un corpo di fabbrica anch’esso interrato.
Sul piazzale della centrale (168 metri e mezzo sul livello del mare) sono installate due gru elettriche a portico da 250 tonnelate (scorrevoli su appositi binari) a servizio dei pozzi e dell’annessa officina di premontaggio.


Dati tecnici
Stazione elettrica
Nella stazione elettrica, che si trova all’aperto, su un piazzale a due livelli retrostanti la centrale, sono installati quattro trasformatori elevatori da 300 MVA, una sezione a 380 kV con tre linee di collegamento alla rete (in futuro si prevede la realizzazione di una quarta linea).
A garantire l’alimentazione dei servizi ausiliari della centrale contribuisce una stazione di trasformazione 220/10/12 kV, dietro la centrale e collegata alla locale rete a 220 kV.


ATTENZIONE PER L’AMBIENTE

La storia di un impianto che si è posto l’obiettivo della salvaguardia del paesaggio circostante.
L’impianto di Presenzano si sviluppa in parte nel territorio del comune di Sesto Campano, in provincia di Isernia, e in parte nel comune di Presenzano, in provincia di Caserta.

Quella della centrale idroelettrica è una storia recente.
I lavori di costruzione iniziarono infatti il 1° luglio del 1981.
Nove anni dopo toccò all’allora presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, inaugurare la centrale, dando il via alla rotazione del primo gruppo: era il 5 luglio del 1990.

L’impianto di Presenzano cominciò a lavorare a pieno regime il 23 gennaio 1997, raggiungendo i 1.000 MW, il valore massimo della potenza installata.
L’attenzione per l’ambiente è stato uno degli aspetti fondamentali della costruzione dell’impianto.
Il progetto di una centrale a pozzo ha ridotto al minimo i corpi di fabbrica affioranti sopra il piano di campagna.
Sui pendii esterni, inoltre, è stata posta notevole cura nel predisporre la stesura di un adeguato manto vegetale.
A confermare la preoccupazione per il territorio circostante, bisogna ricordare che l’insediamento dell’impianto non ha modificato il regime dei corsi d’acqua della zona.

Le portate necessarie al funzionamento della centrale di Presenzano, infatti, sono costituite da modesti apporti idrici occorrenti a reintegrare i volumi evaporati e ad evitare eventuali fenomeni di eutrofizzazione dell’acqua invasata nei bacini.
Per quanto riguarda il fondo e le sponde dei due serbatoi, infine, si è proceduto alla impermeabilizzazione grazie ad un manto di conglomerato bituminoso steso su opportuni strati filtranti.
Questi ultimi garantiscono un sistema di drenaggio che consente il controllo e la misura di eventuali perdite del rivestimento.


.......... sembra di sentire ancora l’eco della voce di Suor Maria Vittoria dell’U.N.I.T.A.L.S.I. di Montecassino, mentre recita alcuni versi del poeta romano Trilussa:

«compagna/all'acqua che vien giù dalla montagna.
Se la lasci passare dove le pare
si spreca nei fiumi fino al mare:
ma, se c’è chi la guida e la riduce
e l'incanala verso l'officina,
appena arriva muove la turbina,
diventa forza e si trasforma in luce».

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Last updated 25.10.2007