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Ponte Faeto: rifugio Val Malga


malga Premassone


malga Frino


malga Miller


rifugio Serafino Gnutti


stambecco


lago Baitone, Bianco, Rotondo, Verde


passo Adamello

 

PONTE DEL GUAT- PASSO DEL CRISTALLO
da - 1528 m s.l.m. - a - 2885 m s.l.m.-

sentieri: n° 23 e n° 31

tempo di percorrenza: 4,5/5 ore

dislivello: m 1357

Si parcheggia l'automezzo a Ponte del Guat; il problema del posto auto si pone solo in pieno ferragosto, per il resto dell'anno si trova facilmente in quanto c'è posto per parecchie decine di mezzi.

Nel primo tratto (un quarto d'ora di cammino) c'è una strada sterrata, percorribile anche con fuori strada (traffico consentito ai soli autorizzati: servizio malga, rifugio, forestale ecc.), fino alla malga Premassone (m 1585) dove, nei mesi estivi, è aperto un nuovo Ristoro-Rifugio con vendita di prodotti locali di malga.

Si attraversa quindi il torrente Remulo seguendo la strada sterrata, e si prosegue per quella fino a ritornare di nuovo in sponda orografica sinistra;a questo punto termina la strada sterrata ed inizia la vecchia mulattiera.

Si prosegue lungo la mulattiera, in mezzo a vegetazione arborea anche di alto fusto; in circa un quarto d'ora si raggiunge malga Frino, dove si sono alcune baite di malga ormai quasi completamente distrutte, poco più avanti, si incontra un enorme masso erratico sul quale è stata posta una statua mariana.

Da malga Frino termina anche la mulattiera e si prosegue lungo uno stretto sentiero, abbastanza agevole e visibile, tranne qualche tratto in cui, dopo gli eventi alluvionali del 1987, si interseca col torrente, è comunque ben segnalato.

Dopo una decina di minuti di percorso, il sentiero abbandona sulla sinistra il torrente e si inerpica sul pendio alla nostra destra: è il tratto nuovo di sentiero tracciato dopo l'alluvione del luglio-agosto 1987; sale d'apprima abbastanza ripido, quindi, dopo alcuni tornanti, si sposta a sinistra con un tratto pianeggiante, e quando ricomincia a salire si raccorda finalmente con il vecchio tracciato.

. Si riprende quindi a salire decisamente sul tracciato definito "le scale del Miller", attraverso ripidi e ripetuti tornanti nel sentiero tutto a gradoni, incastonato tra lo sperone che delimita il torrente e la ripida roccia sulla nostra destra.
Il sentiero prosegue in questo modo fino a che si raggiunge la sommità del gradone glaciale, a quota quasi 2000 m s.l.m.; a questo punto si sbuca improvvisamente nella parte meno ripida della valle del Miller.

Il sentiero prosegue al limite del gradone, dove in basso scorre il torrente, mantenendosi su dossi e rocce montonate; poco più avanti si incontra, sulla nostra destra, un grande crocifisso; proseguendo si raggiunge il bivio del sentiero che porta al passo di Coppo e quindi verso malga Casentia di Saviore, (sentiero n° 86) oppure, scendendo subito dopo il passo, a malga Macesso di sopra in val Salarno.

Proseguendo, il sentiero attraversa il torrente e spostandosi ulteriormente sulla sinistra, raggiunge e supera le baite dell malga Miller, adesso sale con pendenze modeste, praticamente in centro alla valle, e dopo circa dieci minuti si raggiunge il rifugio Serafino Gnutti.

Dal rifugio, si prosegue transitando presso la ex cabina elettrica (sembra una chiesetta) ora rifugio invernale, si attraversa il ponticello sul torrente artificiale che scende dallo sbocco della galleria proveniente da Baitone (e dall'alto Miller) e si segue il segnvia n° 23 per il passo Adamello (sentiero attrezzato "Terzulli").

Si prosegue lungo questo sentiero fino a quando si trova un bivio sulla sinistra; si abbandona il sentiero 23 e si prende il sentiero n° 31.
Si sale quindi in direzione dello spartiacque tra Miller e Baitone, prima in sentiero ben visibile nel pendio erboso, successivamente meno visibile lungo le rocce del coster di destra della Valle del Miller.
Non si può comunque sbagliare, indipendentemente della visibilità del sentiero in quanto ci si dirige verso la parte più bassa dello spartiacque, a sinistra della cima Plem e a destra del corno del Cristallo, che sono le due cime adiacenti più alte che si vedono dalla salita.

In meno di due ore e mezzo si dovrebbe, dal rifugio raggiungere il passo; notvole è la vista dal passo verso la valle del Baitone: dal corno delle Granate a tutto l'arco dei monti che coronano l'alta conca del Baitone, con i suoi splendidi laghetti!

Al ritorno, volendo si può cambiare percorso, nel senso di scendere lungo il passo del Cristallo, raggiungere il sentiero n° 1 che dal Tonolini sale verso il passo di Premassone e quindi tornare a ponte Guat dal tonolini e dal Baitone.
Personalmente però non lo consiglio in quanto il tratto in discesa dal passo del cristallo, fino alla morena sopra il lago Bianco è di un certo impegno e quindi al di fuori dei percorsi da farsi "con le mani in tasca" come sono gli itinerari delle mie escursioni.

Copertura cellulare: certa solo fino poco oltre ponte del Guat


Ponte del Guat


masso erratico di malga Frino


diga Miller


lago Miller


rifugio Serafino Gnutti


laghi: Bianco, Rotondo, Lungo


gruppo Baitone dal passo del Cristallo

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