L'INDUSTRIA ELETTRICA




IN VALLE CAMONICA - 7 -

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Bibliografia

in questa pagina:
Galleria Miller Salarno e opera di presa
Galleria Baitone Miller
Diga Baitone
Centrale di Baitone



Le fotografie in bianco e nero sono dell'archivio storico Enel di Sesto S. Giovanni


Estratto - rivisto e ampliato - dal volume: L'UOMO E L'ACQUA Edito da Banca di Valle Camonica - Gruppo Banca Lombarda - Breno 2002 -
A cura di: Oliviero Franzoni:
Nascita e sviluppo delle centrali idroelettriche sul territorio camuno di franco pelosato

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ATTIVITA' DELLA SOCIETA' GENERALE ELETTRICA DELL'ADAMELLO - GEA -

Galleria - Miller-Salarno e opera di presa

L'allacciamento del bacino del Miller con quello di Salarno avvenne tramite un unico tratto di galleria rettilinea nel punto in cui la congiunzione risultava più breve, la sua lunghezza è di 1960 m da imbocco a sbocco, oltre a circa 20 m di scavo in trincea per collegare il torrente Miller.

Il lavoro di perforazione non venne iniziato contemporaneamente sui due versanti, ma ebbe la precedenza l'attacco verso il Salarno, poichè provvisto di un cantiere già organizzato e che presumibilmente avrebbe dovuto spingersi a maggiore profondità, con beneficio della pendenza favorevole allo smaltimento delle acque.

Attrezzato il cantiere di impianto di aria compressa, il lavoro di scavo venne condotto intensivamente con squadre alternate diurne e notturne, a partire dal mese di Giugno dell'anno 1924.

Nell'anno successivo, stabilite le comunicazioni con la Valle del Miller attraverso la cresta divisoria, e organizzato in quella conca il Cantiere di lavoro, vennero anche da quel versante iniziati i lavori di scavo:
aperta una breve trincea in materiale detritico, si presentò subito la fronte compatta della tonalite, nella quale i lavori di scavo vennero condotti con sistemi analoghi a quelli adottati per l'attacco al Salarno.
L'incontro delle due squadre ebbe luogo il giorno 2 Luglio 1926, alla distanza di m 455, dall'imbocco Miller, e di m 1505 dallo sbocco Salarno.

Vi fu anche un grave evento luttuoso che nell'inventario 1930 così viene descritto:

"Inoltre nell'ultima fase si dovette lamentare al Miller una gravissima disgrazia nella quale trovarono simultaneamente la morte ben sette operai. Ai primi di maggio del 1926, una forte massa di neve staccatasi dalla falda soprastante all'imbocco, sommergeva alcuni laboratori e baraccamenti seppellendovi i detti sette operai. Ricuperate e onorate le salme e riparati più tardi i danni, il lavoro venne riorganizzato, e condotto a compimento".

L'opera di presa sul torrente Miller venne realizzata circa 400 m più a valle della galleria per comprendere il più vasto bacino imbrifero possibile, inoltre, in sponda sinistra venne costruito un canale di gronda che raccoglie le acque di un ulteriore porzione di bacino, la posizione della presa doveva essere tale da poter raccogliere le acque provenienti dalla galleria del Baitone, senza che fosse necessario realizzare particolari opere di convogliamento delle stesse.

Risultò così necessario costruire una traversa di una certa mole e che costituisce un serbatoio di circa 137000 m3 di invaso anche se ciò non era lo scopo; la lunghezza totale risultò di circa 180 m ed una altezza massima di 11 m in corrispondenza con l'alveo del torrente; la parte sinistra dello sbarramento è adibito a sfioratore ed al centro sono installate le tre paratoie di scarico.

E' impostata completamente su roccia di tonalite, sulla quale venne realizzata una incisione di fondazione mediamente di 80 cm, tutta l'opera è in muratura ordinaria di pietrame e calcestruzzo, con il paramento di valle costituito da conci regolari di granito.



Galleria Baitone Miller

Terminato nel luglio del 1926 lo scavo della galleria Salarno-Miller, nel successivo mese di agosto iniziarono subito i lavori della galleria Miller-Baitone, usufruendo del cantiere già presente al Miller servito dalle tre teleferiche in serie di cui due per oltrepassare la cresta divisoria verso Salarno e dopo aver completando le vie di accesso al Baitone dalla val Malga, tramite ben sei tratti di funivia (10) a funzionamento elettrico che lo collegavano con Rino di Sonico.

I lavori proseguirono con gli scavi sia dal Miller che dal Baitone; non vennero interrotti neanche nei mesi invernali e si conclusero nel febbraio del 1927; risultarono particolarmente impegnativi date le quote e la stagione e fortunatamente non vi furono incidenti di rilievo.

Da segnalare i problemi che si sono dovuti superare nella opera di presa al lago Baitone, avendo programmato di completarla senza voler ricorrere a svuotamenti con pompe;
scavarono infatti un pozzo partendo dal perimetro esterno del lago, in sponda sinistra, profondo circa 34 metri, che si raccordava in fondo con l'arrivo della galleria dal Miller, la quale aveva una finestra di approccio circa 150 m a valle, in corrispondenza di un avallamento;
da questo pozzo poi, ad una profondità di circa 20 m venne scavata una galleria sotto la quota del lago che si inoltrava verso di esso, fino a lasciare un diaframma di roccia di soli 3 m circa.

Venne demolito con cariche di dinamite multiple a brillamento simultaneo questo ultimo diaframma e provocato lo svaso del lago di circa 18 m facendo defluire l'acqua nel pozzo e quindi nella galleria di derivazione, in modo da poterla utilizzare negli impianti del Poglia.

Durante l'inverno successivo (1928), dopo aver svasato l'acqua del lago fino alla quota della galleria di approccio, venne ripetuta positivamente l'operazione, questa volta alla quota della galleria di presa, rendendo così utilizzabile tutto l'invaso fino a quota 2216 circa, 34 m sotto la quota del lago naturale.

Successivamente, scavato un pozzo sulla verticale della galleria, immediatamente a valle del promontorio che delimita il lago in sponda sinistra, vennero poste in opera due saracinesche per poter regolare le portate di deflusso dal lago.

(10) Rino/Pradesella; Pradesella/ponte Faeto; ponte Faeto/Fontana Boi; Fontana Boi/ponte Guat; ponte Guat/Baitoncello; Baitoncello/Baitone.


centrale di Salarno





centrale dei primi anni del Novecento




traversa Adamé


presa Adamé


sfioro traversa


valle Adamé: casine di mezzo



dal sito sGEA

COPIA LETTERA CONSULTATI

- DIVERSI - - dal 26 Marzo 1925 al 4 Marzo 1926 -
timbro SOC. GEN. ELETTR. DELL'ADAMELLO Ufficio Lavori - Cedegolo il Direttore
lettere firmate da ing. Bettinetti ( in sost. Geom. Carugati, A. Venturini, Ing. Bertoldo )
Alcune lettere con timbro SOCIETA' IDROELETTRICA DELL'ALLIONE.


- 4 Aprile 1925 - 358
- Egr. Sig. MARESCIALLO R.R. C.C. CEDEGOLO
Mi permetto di farle le più vive raccomandazioni affinchè le indagini per il furto delle mensole in ferro depositate lungo la strada Demo - Berzo vengano svolte con grande diligenza ed intensità.
L'atto raggiunge tali limiti di impudenza e sfacciataggine da esigere un interessamento particolare sia da parte nostra che delle autorità tutorie.
Io metto a disposizione la somma di L. 250,- da versare in premio a quei militi o a quelle persone che sapranno dare elementi sufficienti per la scoperta degli autori del furto.
Coi più vivi ringraziamenti e cordiali saluti
f.to Ing. M. Bettinetti

- 4 Aprile 1925 - 365
- Spett.UFFICIO METRICO BRESCIA
In risposta alla stim. lettera in data 19 Marzo u.s. N. 1191, comunichiamo che l'infrascritta Società è produttrice e non distributrice di energia elettrica; per cui gli apparecchi misuratori da essa posseduti sono in numero limitatissimo.
Si ritiene per conseguenza, che la richiesta del Ministero dell'Economia Nazionale non la riguardino.-
Colla massima stima.
f.to Ing. M. Bettinetti


6 Aprile 1925 - 368
- Preg. Sig. Maresciallo Comandante la Stazione RR.CC. CEDEGOLO
Alla denuncia di furto di aste di ferro facenti parte dei tralicci per la costruenda conduttura elettrica Forno - Cedegolo depositati lungo la strada Demo - Berzo, fatta il giorno 2 corr. dobbiamo aggiungere la comunicazione che oggi venne constatato il furto di N° 6 aste di ferro ad angolo da mm. 40, della lunghezza di circa m. 3,50, che erano depositate col traliccio sulla strada Cedegolo - Fresine poco al di sotto dell'abitato di Andrista.
Il peso di dette aste è di circa Kg. 60 - 70.
Tanto per di Lei norma e con stima la salutiamo
f.to x geom. Carugati

30 Aprile 1925 - 433
- Sig. BELLINI GIUSEPPE BIENNO
In seguito ai precedenti accordi vi invitiamo, qualora non aveste altri impegni, a recarvi subito nel nostro cantiere del Lago d'Avio, col maggior numero possibile di operai.
Comunicateci subito se accettate o meno l'incarico ed in attesa vi salutiamo
f.to X A. Venturini


4 Maggio 1925 - 459
- Stim. Sig. Ing. Gavazzi BERGAMO
In risposta a stimata sua del 21 scorso Aprile che si occupa della Malga Sellerino.
Questo Ufficio Lavori non ha alcuna nozione della località e quindi non può fare alcun apprezzamento sulla natura delle formazioni né sulla presumibile impermeabilità del bacino.
Ci riserviamo di fare ad epoca conveniente un sopraluogo (ci auguriamo in compagnia) per rilevare sul posto tutti gli elementi necessari allo studio di eventuali opere di sbarramento.
Al presente la zona è tutta ricoperta di neve ed il sopraluogo riuscirebbe gravoso ed inconcludente.
Tanto per di Lei norma mentre distintamente La salutiamo.
f.to Ing. M. Bettinetti

4 Maggio 1925 - 456
- Illustr. Sig. SINDACO del Comune di SONICO
Il sottoscritto gradirebbe incontrarsi colla S.V. e coi Signori Consiglieri di codesto Comune per trattare e possibilmente definire la questione relativa al legname ceduto alle Ferriere di Voltri negli anni scorsi.
In detta occasione il sottoscritto esporrà anche il punto di vista della sua Società circa i programmi di lavoro che la Società stessa intende svolgere nell'ambito di codesti territori comunali.
Propone che l'incontro abbia luogo domenica p.v. alle ore 10 a Sonico nella Sede Municipale.
In attesa di un cenno in proposito distintamente salutando mi segno
f.to Ing. M. Bettinetti


14 Maggio 1925 - 501
- Valvola a farfalla tubazione di Isola
- Spett. SOCIETA' ITALIANA TUBI TOGNI BRESCIA
Con riferimento alla vostra stimata lettera N° 2/P 6771 del 25 scorso ci pregiamo comunicarvi che i diametri della tubazione dell'impianto di Isola nei punti da voi segnati sul vostro disegno n° 6771 - P - 1 sono i seguenti:
Tubazione N° 1, diamentro interno cm. 81 circa
- N° 2 cm. 79 circa
- N° 3 cm. 81 circa
- N° 4 cm. 80 circa. Le circonferenze esterne sono rispettivamente:
N° 1 cm. 260,5
- N° 2 cm. 258
- N° 3 cm. 259,5
- N° 4 cm. 256. Dobbiamo farvi osservare che la tubazione N° 3 è composta totalmente di tubi saldati e che nel punto in cui cade la valvola a farfalla si trova attualmente un passo d'uomo.
Tanto la valvola a farfalla che quella di entrata e di uscita d'aria devono venire calcolate per funzionamento sotto pressione di almeno 70 m. d'acqua perché la pressione effettiva nel punto di applicazione della valvola a farfalla è di m. 65.
I limiti della velocità dell'acqua per la chiusura, devono essere portati da 5 a 9 metri secondo, perché colla centrale a pieno carico abbiamo già attualmente una velocità di circa 5 metri/sec.
Distintamente vi salutiamo
f.to ing. M. Bettinetti


14 Maggio 1925 - …… (65/94)
- Stim.mo Sig. COMMISSARIO PREFETTIZIO del Comune di CEVO
In risposta alla stimata nota del 4 e 5 corr. ci pregiamo dare assicurazione che abbiamo già dato disposizione all'Assistente del Lago d'Arno di procedere subito allo sgombero del canale di scolo della Pozza d'Arno e alla sistemazione dei muri di sostegno dei canali stessi, in modo da riattivare al più presto il regolare funzionamento.
Procederemo anche quanto prima alla posa della conduttura per il rifornimento dell'acqua alla Casina di Sera della Malga Garzonetto.
A questo riguardo gradiremmo ci fosse specificato in virtù di quale accordo questo obbligo incombe alla Società: e per questo ci rivolgiamo alla cortesia della S.V. affinchè ci voglia farcene cenno.
In attesa distintamente salutando ci segnamo
f.to Ing. M. Bettinetti

2 Giugno 1925 - N° 563
- Illustr. Sig. COMMISSARIO del Comune di EDOLO
In conformità al desiderio espresso dalla S. V. Ill.ma nel colloquio di giovedì mattina, 28 scorso Maggio, il sottoscritto si pregia ripetere per iscritto le esposizioni verbali fatte in detta circostanza.
Egli deve pertanto riconfermare che la Società Adamello ha oramai portato a compimento tutti gli studi tecnici e le pratiche amministrative per poter iniziare entro brevissimo termine gli importanti lavori per la derivazione dal Fiume Oglio fra Vione e Sonico.
Il progetto dettagliato di questo impianto (preparato fin dall'Ottobre 1921) è stato da tempo presentato ai competenti uffici di Stato i quali provvederanno a termine di regolamento all'esame di ogni sua parte, ed all'esposizione in pubblico della relazione e dei disegni per uso degli enti interessati.
Qui se ne espongono solo le caratteristiche principali che sono:
Presa d'acqua sotto Vione a quota 1085.
Canale di derivazione in sponda sinistra del Fiume Oglio:
lunghezza circa m. 12.700 - portata moduli 150 pari a mc. 15 al minuto secondo.
Bacini di carico della condotta forzata all'estremo del canale.
Condotta forzata per alimentazione alla centrale.
Centrale Idroelettrica a circa m. 1500 dall'abitato di Edolo:
salto medio utilizzato metri 439,50 - energia ricavabile HP 49260.
Canale di scarico nel fiume Oglio alla quota 625.
Allacciamento della Val Grande con presa in sponda sinistra, a quota 1096,15 - canale e sifone metallico attraverso la Valle dell'Oglio a monte dell'abitato di Vezza.
Allacciamento delle Valli
Vallaro
- Valzerù
- Paghera
- Moriana
- Finale
e Moia con opere di secondaria importanza alla quota di 1090 circa.
E' importante notare che dei 350 Kmq. Misurati dal bacino imbrifero a monte di Edolo circa 250 sono allacciati ed utilizzati nell'impianto.
I rimanenti 100, dei quali fa parte tutta la Valle del Mortirolo, continueranno a dare il loro contributo al corso naturale del Fiume Oglio.
Per quanto nessuna delle opere progettate venga a cadere in territorio di Edolo, pure il progetto è di tale natura da dover fermare in modo particolare l'attenzione dei suoi abitanti:
per cui la Società, seguendo la sua consuetudine di voler entrare in amichevoli raporti con gli enti Comunali toccati dai propri impianti, si rivolge alla S.V. affinchè voglia esporre le intenzioni della Società alla popolazione dalla S.V. in questo momento rappresentata ed amministrata.
Il sottoscritto deve notare che ragioni di imprescindibile necessità tecnica-economica hanno portato la Società a studiare il progetto nella sua forma attuale, e che non sarebbe possibile cambiare le caratteristiche senza annullare la convenienza di procedere alla sua costruzione.
Nota ancora che la preoccupazione di una completa mancanza di acqua nel fiume ad Edolo non ha ragione di sussistere in quanto che i 100 Kmq. non allacciati daranno sempre una portata continua di circa ¾ di metro cubo al 1" nei mesi di massima magra ed una portata notevolmente superiore nei mesi estivi.
Comunque la questione deve essere, a giudizio della Società, esaminata con criteri di praticità da ambo le parti per non intralciare le buone iniziative della Società stessa e per non ritardare l'inizio di una serie di importantissimi lavori che torneranno di grande profitto alla classe degli operai, dei commercianti e di tutta la zona in genere.
Fiducioso del benevolo sollecito interessamento della S.V. il sottoscritto coi più distinti saluti si segna
F.to Ing. M. Bettinetti


20 Giugno 1925 - N° 616
- Spett. Sezione C.A.I. BRESCIA
Siamo veramente spiacenti di dover rispondere negativamente alla stimata vostra del 16 corr. un doloroso e tragico incidente ha messo in evidenza la necessità di escludere in via assoluta l'uso dei nostri mezzi meccanici per trasporto di persone.
Saremo ben lieti se potremo essere utili a codesta Spett. Sezione per trasporto di materiali.
Coi più distinti saluti
Ing. M. Bettinetti


21 Giugno 1925 - N° 622
- Onorev. AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE DI BERZO-DEMO
A riscontro della pregiata nota 20 corr. N° 653 relativa ai lavori iniziati in valle del Miller dalla scrivente Società, preghiamo codesta Onorev. Amministrazione di voler mandare suoi rappresentanti venerdì p.v. 26 corr. alle ore 9 nel nostro Ufficio di Cedegolo, per conferire con questa Direzione Lavori in merito alla questione esposta nella sua citata lettera.
Ci riteniamo sicuri che codesta Onorev. Amministrazone, in vista del coloquio di cui sopra, non insisterà nella sua tesi di sospensione dei lavori iniziati e frattanto in attesa di conferma con perfetta osservanza ci segnamo.
p. Geom. Carugati


26 Giugno 1925 - N° 6….
- Stimat. Sig. Cav. OLCESE COGNO
Le devo confermare il mio telegramma odierno così concepito:
"Uso nostri mezzi meccanici per gita Lago d'Arno tassativamente vietato disposizioni superiori.
Pregola avvertire suoi amici Cremonesi."
Dopo il tragico incidente avvenuto giorni sono sulla nostra teleferica del lago d'Avio è stato fatto divieto assoluto di usufruire dei nostri mezzi meccanici per trasporto di persone.
Mi trovo quindi nella impossibilità di accordare ora l'autorizzazione promessale in occasione della sua visita a Cedegolo, per la gita al Lago d'Arno dei di Lei amici Cremonesi.
Mi ……. Iscusato e voglia gradire i miei distinti e cordiali saluti
f.to Ing. M. Bettinetti
P.S. La ringrazio del rinnovato invito per la visita a codesto Stabilimento.
Non mancherò di approfittare della di lei gentilezza.


27 Giugno 1925 - N° 651
- 1 Planimetria
- Spett. AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE DI BERZO DEMO
Il sottoscritto si pregia confermare per iscritto i criteri esposti verbalmente nel colloquio di ieri a codesta Onorev. Giunta in merito ai lavori che la Società Adamello ha iniziato in Val Miller.
Si premette che i progetti della Società contemplano le seguenti derivazioni, come risulta dalla planimetria allegata:
1°- Canale di allacciamento dal Lago Baitone al torrente Miller, tutto in galleria.
2°- Traversa di sbarramento del torrente Miller, per creare un piccolo bacino di deposito delle sabbie, largo circa m. 130 lungo circa m. 400.
3°- Canale di allacciamento del Torrente Miller al Lago Salarno, tutto in galleria.
Per ora la Società intende dar corso solo a questa ultima parte di lavoro: in ogni modo essa è animata dalle migliori intenzioni di stipulare con codesto Comune un amichevole accordo per regolare i rapporti dei due enti in merito a tutti i lavori da eseguire nel territorio del comune stesso.
Prega però di non insistere perché detto accordo sia stipulato subito, per il motivo che attualmente sono in corso trattative col Comune di Sonico (nel cui territorio censuario trovasi trovasi appunto la Val Miller), e la Società si considera in dovere di far precedere l'accordo più importante a quelli di importanza subordinata.
La Società però, nei rapporti del Comune di Berzo Demo, prende fin da questo momento l'impegno di praticare al Comune stesso, sia per le aree stabilmente occupate, sia per i sottopassaggi in galleria e servitù di altra natura, sia per la liquidazione dei danni, condizioni non inferiori a quelle che saranno fissate per il Comune di Sonico: e questo senza pregiudizio per quei diritti comunali o privati che risultassero legalmente sussistenti, né per gli eventuali previlegi che fossero stabiliti dalla legge in materia di acque pubbliche.
La Società dichiara inoltre che, quando i lavori abbiano raggiunto un certo sviluppo, si terrà prontra a trattare con codesto Comune per il versamento di un congruo acconto.
Dichiara inoltre che prenderà amichevoli accordi coll'affittuario della Malga Miller per tacitarlo degli eventuali danni che fossero arrecati al pascolo e alla malga ivi compresa, dai lavori in corso onde tenere sollevata codesta Spett. Amministrazione da qualsiasi reclamo al riguardo.
In sottoscritto non dubita che le presenti dichiarazioni varranno a rassicurare pienamente codesta Spett. Amministrazione ed in tale fiducia distintamente salutando si sottoscrive
f.to Ing. M. Bettinetti


30 Giugno 1925 - N° 659
- Stimatis. Sig. COMMISSARIO DEL COMUNE DI SAVIORE
Ci pregiamo mandare qui unito il tipo di mappa del Piano di Salarno sul quale è delimitata la zona entro la quale noi ci impegnamo di contenere gli scavi per l'approvigionamento di sabbia destinata alla costruzione dello sbarramento del lago, e questo secondo gli accordi presi colla S.V. nel sopraluogo del settembre scorso.
Circa il compenso pei danni arrecati in questa zona richiamiamo l'offerta contenuta nella nostra lettera del 18 ottobre 1924 N° 856: affinchè la S.V. possa valutare la portata di questa offerta che si estende a tutto il piano di Salarno alleghiamo anche una carta topografica al 25000 sulla quale è segnata in azzurro la zona del previsto invaso del piano stesso.
Con tutta stima ci segnamo
f.to Ing. M. Bettinetti


30 Giugno 1925 - N° 661
- Illustr. Sig. COMMISSARIO DEL COMUNE DI SAVIORE
Conformemente al desiderio espressoci dalla S.V. abbiamo misurato l'area da noi stabilmente occupata nella zona del Lago Salarno in seguito al sopraelevamento del lago stesso tra la quota 2038 e la quota media 2060.
L'area è di mq. 109.500 come risulta dal tipo di mappa qui allegato.
Inoltre abbiamo fatto il computo dell'area occupata colla galleria dal Salarno all'Adamé e rispettiva strada di servizio che è di mq. 78600; si arriva così ad un totale di mq. 117.360.
Applicando il prezzo stabilito dalla convenzione di £. 0,15 al mq. tanto per le aree all'aperto che in galleria ne risulta l'importo di £. 17694.- che ci impegnamo di versare all'Esattoria di codesto comune metà subito e metà entro il corrente anno.
Per le aree destinate ad essere sommerse da ulteriori sopraelevamenti della diga e per la liquidazione dei danni derivanti dai lavori, si dovrà attendere che questi siano definitivamente ultimati.
Distintamentye la salutiamo
f.to Ing. M. Bettinetti

18 Luglio 1925 - N° …..
- Molto Reverendo Don Andrea Morandini SAVIORE
Ringrazio vivamente del cortese invito alla Cerimonia di Fresine, alla quale però non potrò intervenire per impegni presi in precedenza.
Questo però non mi impedisce di sottoscrivere alla lista aperta per la chiesetta del lago Salarno nella misura di £. 200.-
Coi più distinti saluti
f.to Ing. M. Bettinetti


31 Luglio 1925 - N° 768
- Ill.mo Sig. REGIO COMMISSARIO CEDEGOLO
In risposta a pregiata nota della S.V. Ill.ma si comunica che il Sig. Bonini Pompeo, nei periodi di sua permanenza presso le nostre Centrali non ha mai, per quanto ci consta, fatte dichiarazioni o assunto atteggiamenti di carattere politico.
Quindi ci mancano gli elementio per fare qualsiasi apprezzamento sulle tendenze politiche della persona in causa.
Possiiamo però affermare che il sig. Bonini si è dimostrato persona di carattere serio, mite e socievole, appassionato al lavoro, stimato dai suoi superiori e dai clienti.
Coi più distinti saluti
f.to Ing. M. Bettinetti

11 Dicembre 1925
- Ill.mo Sig. DIRETTORE DEL GIORNALE
……………………………
Il sottoscritto Ing. Bettinetti Manlio, Direttore dei lavori della Società Generale Elettrica dell' Adamello nell'alta Valle Camonica; prega la S.V. Ill.ma di rendere di pubblica ragione che gli operai dei vari cantieri di lavoro della Società stessa, il personale delle Centrali idroelettriche, gli impiegati e la locale Direzione della Società hanno sottoscritto e versato pro=Dollaro le seguenti somme:
- Operai degli impianti Poglia, Avio, Allione = dollari N° 393 L. 9.825.=
- Personale delle Centrali Campellio, Isola, Cedegolo, Forno, Paisco, Temù dollari N° 105 L. 2625.=
- Impiegati dollari 22 L. 550.=
- Società Adamello (Direzione locale) dollari 100 L. 2500.=
Totale L. 15.500.=
La somma venne versata all'Onorev. Comitato di Cedegolo in data 27 novembre u .s.
Non consta al sottoscritto che delle cifre qui sopra esposte sia stata fatta alcuna pubblicazione; per cui egli prega la S.V. di volerlo fae con cortese premura per un doveroso riguardo alle classi sottoscriventi.
Il sottoscritto porge vivi ringraziamenti e distinti saluti.



lago d'Arno





centrale di Cedegolo (1910)





centrale di Campellio





centrale di Campellio





lago d'Arno

Diga Baitone


Nell'estate del 1927 iniziarono anche i lavori di costruzione della diga di sbarramento sul lago naturale di Baitone, per aumentare la capacità utile fino a circa 15,5 milioni di m3.

Le favorevoli condizioni orografiche delle conca del Baitone consentirono di realizzare, con una diga delle dimensioni correnti utilizzate dalla GEA: circa 30 m di altezza, una capacità di invaso superiore ai volumi medi di afflusso, per cui si pensò di utilizzare parte dei volumi disponibili per accumulare anche parte dell'acqua proveniente dal Miller, in quanto la sola capacità di invaso del Salarno non risultava sufficiente.

Forse non è estraneo a queste scelte il fatto che fin dal 1919 furono emanati alcuni decreti in base ai quali venivano riconosciute delle cospicue sovvenzioni alle società che realizzassero dei serbatoi di accumulo stagionale.

La diga si imposta all'incile del Lago in un massiccio compatto di tonalite che affiora con una sezione di sbocco di modesta ampiezza, di regolare configurazione a V e tutta modellata nitidamente dall'erosione glaciale.

La diga è del tipo a gravità, in muratura piena, con profilo triangolare; in pianta ha forma curvilinea con raggio di m 300; altezza di ritenuta m 31; sviluppo in sommità m 230; volume complessivo m3 43000.

L'opera iniziata nella stagione estiva del 1927 è stata ultimata nel 1930, nonostante la notevole altitudine del cantiere di lavoro limitasse la stagione utile lavorativa a poco più di cinque mesi all'anno.
La muratura venne confezionata con pietrame scelto e sbozzato in cave locali, e con malta grossa di sabbia artificiale prodotta in luogo con roccia granitica mista in parte a scisti cristallini.

La diga è protetta a monte da manto impermeabile Lévy in calcestruzzo, ben incastrato alla base nella roccia, disposto a voltini semicircolari ad asse verticale aventi diametro interno di m 1,70.
Le acque filtranti attraverso il manto sono raccolte al piede e scaricate a valle della Diga per mezzo di cunicolo collettore; questo cunicolo è accessibile dall'esterno anche a Lago invasato così da permettere l'ispezione delle camere del manto in ogni momento.

Nella conca del Baitone, ricca di numerosi laghetti naturali, oltre alla diga sul lago principale vennero realizzate, dalla società Cisalpina, subentrata alla soc. Adamello nel 1933, altre iniziative per accumulare ulteriori volumi di acqua nei mesi estivi e svasarli nei mesi invernali:

  • nel 1937 sul lago naturale denominato lago Lungo, a quota 2530 m s.l.m. venne costruita una dighetta in muratura, utilizzando malta solo per il paramento di monte, lunga 65 m ed in grado, insieme alle opere di svaso tramite galleria di fondo di accumulare circa 260000 m3 di acqua.
  • Il lago naturale denominato lago Rotondo, ubicato a quota 2460, di fronte al rifugio Tonolini, venne provvisto di scarico di fondo in modo da poter svasare circa 87000 m3.


Durante il secondo conflitto mondiale inoltre, per aumentare ulteriormente la capacità di invaso, vennero utilizzati anche il lago Bianco ed il lago Gelato Orientale, ai quali venne applicato un sifone ciascuno per poter svasare complessivamente circa 15000 m3.



Centrale di Baitone


Negli anni successivi alla costruzione della diga di Baitone i lavori continuarono con la costruzione di una centrale di generazione e pompaggio che aveva lo scopo di utilizzare il salto esistente tra il lago ed il pelo libero dell'acqua nella galleria di svaso, verso il Miller nei mesi invernali, mentre nei mesi estivi doveva prelevare acqua dal torrente Miller ad una quota superiore alla presa per Salarno (presa del Miller alto a quota 2220 circa), convogliarla naturalmente per caduta fino a Baitone e da qui sollevarla con le stesse macchine in servizio da pompe fino al lago Baitone.

La centrale venne costruita negli anni 1931-1933 e consisteva in due generatori asincroni da 750 KW, ad asse orizzontale collegati ciascuno a due turbine monostadio reversibili; in funzionamento turbina entrambe le macchine idrauliche erano collegate, in funzionamento pompa ne veniva utilizzata, da un certo livello del lago in poi, una sola a velocità superiore in quanto il motore elettrico aveva due avvolgimenti: per il funzionamento turbina a 750 g/1' e a 1000 g/1' per il funzionamento pompa.

A questo punto il sistema del Poglia utilizzava tutta l'acqua delle Valli di Baitone, Miller, Salarno e Arno nelle centrali di Campellio, Isola e Cedegolo; rimaneva ancora inutilizzato il salto esistente tra la galleria proveniente dal Miller ed il serbatoio del Salarno;
negli anni dal 1935 in poi la Società Generale Elettrica Cisalpina, che nel 1933 era subentrata alla società Adamello iniziò i lavori per questa utilizzazione modificando profondamente gli impianti esistenti a Salarno, che si conclusero con la costruzione della centrale di Salarno, nel 1938-39, con la quale si può considerare completato il sistema del Poglia iniziato nel lontano 1907.


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