EX CENTRALE IDROELETTRICA

DI ISOLA - pag. 2 -

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sentiero degli invasi idroelettrici

Valsaviore Val Malga Val Paghera Val d'Avio Centrale di Edolo



DESCRIZIONE

CENTRALE: fabbricato principale - E’ situato presso l’abitato di Isola sulla destra del Torrente Poja d’Arno e alcu­ne centinaia di metri a monte della sua confluenza col ramo principale del Fiume Poglia, in territorio del Comune di Cevo.

La costruzione copre una superficie di mq. 1720 dei quali 1010 occupati dalla sala macchine, 610 dai locali dei trasformatori, circuiti, servizi ausiliari e i rimanenti mq. 100 da un corpo di fabbricato contenente piccoli locali di servizio, magazzini, pompe per la circolazione dell’acqua di raffreddamento, servizi sanitari.

La sala macchine costruita nel 1908-10 è disposta col suo asse longitudinale parallelo alle condotte forzate e ai collettori; ha internamente le dimensioni di m. 63 x 12.50 e l’altezza di m. 11.50 all’imposta del tetto; oltre una parte successivamente aggiunta negli anni 1921-22 sul lato verso monte colle dimensioni di m. 13 x 5.50 e l’altezza di m. 9.50. Il pavimento è alla quota 885.06: le fondazioni vennero spinte su quasi tutta questa parte di fabbricato fino alla quota circa 880 e per la parte più a valle fino a circa 878.

Il tetto della sala macchine è a due falde, costituito di capriate di cemento armato collegate da travature pure di cemento armato, con copertura di tegole marsigliesi nere sopra un sottofondo di tavelloni forati: l’ossatura del tetto è mascherata quasi completamente da un soffitto arcuato formato da tavelloni forati con nervature di cemento armato. La copertura del prolungamento della sala macchine, che serve ai gruppi di eccitazione è piana, formata da travi e soletta di cemento armato e strato superiore di asfalto. Un cornicione di getto di cemento pure armato corona tutta la sala macchine e forma due frontoni triangolari sulle facciate esterne. All’altezza di m. 9 dal pavimento corrono due travi di cemento armato lungo le pareti longitudinali appoggiate alle lesene sporgenti dai muri per il binario di traslazione della gru. Nel fabbricato aggiunto per i gruppi d’eccitazione vi sono pure due travi consimili a m. 7.50 dal pavimento per lo scorrimento della gru per questo locale di servizio. Il fabbricato adiacente, sul lato verso nord della sala macchine, costruito in parte contemporaneamente alla sala macchine (1908 - 10) venne ampliato negli anni 1917-18 e modificato in alcune parti nell’anno 1929; la prima parte occu­pata dai locali degli interruttori di macchina, quadri, partenza linee a 70.000 V. e servizi inerenti, è lunga m. 21.20, lar­ga m. 13.40 alta m. 13.20; ha tre piani fuori terra e uno sotterraneo il cui pavimento ha la quota 881.56. La parte che serve per i trasformatori e relativi interruttori ha la lunghezza di m. 18.60, la stessa lunghezza della precedente, e l’al­tezza di m. 10 dal suolo esterno: è su due soli piani dei quali l’inferiore in parte sotterraneo col pavimento a quo­ta 882.56.

Le facciate esterne della sala macchine, nelle quali sono aperte grandi finestre e porte con arco a tutto sesto, per un’altezza di m. 6.50 sono lavorate a faccia vista con zoccolo, fascie, bugnature e contorni delle porte e finestre di conci di granito, con stilatura dei giunti. La parte superiore è intonacata e i contorni delle finestrelle superiori sono di getto di cemento. Le facciate del corpo di fabbricato trasformatori, quadri ecc. sono pure lavorate a faccia vista in conci di granito sullo stesso tipo della sala macchine, fino all’altezza di m. 8 dal suolo: le finestre, rettangolari, semplici e bifore, hanno contorni di getto di cemento con sagome. Cornicioni di granito e fascie di cemento a modanature completano il fabbri­cato: le terrazze di copertura sono contornate da attico di muratura con cornici sagomate di cemento.


stazione rinvio funivia Isola - Arno


stazione motrice ex teleferica Isola - Vertice


camera valvole


Isola-monte Zucchello

IMMAGINI


lago d'Arno


Isola 1973



Isola 1987


MACCHINARIO DELLA CENTRALE

Macchinario generatore. - In Centrale sono attualmente installati 8 gruppi idraulici generatori e uno per l’eccitazione che è separata. Si hanno 5 gruppi costituiti da ,una turbina Escher Wyss tipo Pelton ad una ruota ed un getto con servo­motore a olio, della potenza di 7500 HP. a 420 giri direttamente accoppiata ad un generatore Brown Boveri a 10.000 V., 420 giri, 42 periodi. Due gruppi costituiti da turbina come sopra ma per 8000 HP. accoppiata ad alternatore Brown-Boveri a 11000 Volt, 420 giri, 42 periodi. Un gruppo di più recente installazione costituito da una turbina Tosi tipo Pelton ad una ruota per 20000 HP. a 504 giri accoppiata ad un generatore Brown-Boveri da 17000 KVA.

Il gruppo idraulico per l’eccitazione è costituito da turbina Escher Wyss da 550 a 630 giri, accoppiato con giunto ela­stico ad una dinamo Brown Boveri da 500 HP. Sono pure installati altri 3 gruppi convertitori per l’eccitazione di cui due in servizio e uno in montaggio: motori Brown-Boveri da 500 HP., 615 giri accoppiati a dinamo di eguale potenza a 220 V. Il gruppo in montaggio ha un motore Brown-Boveri asincrono da 368 KW, 220 V. e 840 giri accoppiato a dinamo da 340 KW., 220 V.

I generatori principali sono tutti collegati a mezzo di cavi sottopiombo e coll’intermediario di interruttori in olio e commutatore in aria a sistemi di sbarre a 12000 V. disposte su due anelli. Questi anelli sono collegabili in diversi pun­ti e sono disposti su due piani paralleli orizzontali e sovrapposti.

Dagli anelli a 12000 V. partono 5 linee di cui le prime due vanno ad una cabina esterna annessa alla Centrale (descritta più avanti) e le altre tre passano attraverso ad un totalizzatore con riduttori di corrente e tensione escludibili a mezzo di coltelli e si attaccano al primario dei trasformatori. Si hanno 5 terne di trasformatori monofasi protetti sul 12000 V. da interruttori bipolari in olio e sul secondario da interruttori unipolari, a 6 poli per terna poichè il collegamento è fatto a triangolo.

Una terna di trasformatori serve da sola ad una linea 70000 V. per Cedegolo sulla partenza della quale è inserito un interruttore tripolare in olio. Le altre quattro terne a due a due accoppiate alimentano due linee come la precedente a 70000 V. per Cedegolo. I trasformatori hanno una potenza di 2700 KW. per elemento monofase, hanno un rapporto di trasformazione 10000/60000 V., sono del tipo in olio con raffreddamento ad acqua circolante in serpentino interno al cas­sone.

Sulle 3 linee a 70000 V. in partenza sono inseriti 3 interruttori tripolari in olio della C.G.E. e 3 bobine di induttanza della “Alfieri e Colli”.
Le due partenze a 12000 V. di cui s’è detto sopra entrano in cabina esterna alla Centrale in cui arrivano pure due li­nee a 12000 V. dalla Centrale di Campellio e da dove parte una linea a 12000 V. per Cedegolo (linea di arroccamento), e da dove si alimentano attraverso un trasformatore con rapporto 10000/3200 da 113 KWA i comuni vicini (Val Saviore) ed attraverso due trasformatori 1/1 da KVA 300 l’impianto di svaso del lago Salarno. (quest’ultimo allacciamento è entrato in servizio recentemente).

Dal primo anello di sbarre a 12000 V. a mezzo di cavo sottopiombo si deriva la corrente per i due trasformatori dei servizi ausiliari aventi rapporto 10500/220 V., e potenza 460 KVA. Dalle sbarre a 220 V. si alimentano attraverso due interruttori i motori dei gruppi di eccitazione.

E’ in montaggio l’apparecchiatura relativa all’alimentazione del terzo gruppo convertitore. (quarto gruppo di eccitazione)
Impianto raffreddamento. I trasformatori sono raffreddati con circolazione d’acqua in serpentino immerso nel cas­sone. L’acqua viene aspirata dal tombone di scarico delle turbine e spinta da due gruppi di elettropompe centrifughe della potenza di 11 HP. attraverso una tubazione Mannesmann in una vasca della capacità di 190 mc. da dove con apposita rete di tubazione è distribuita alle varie macchine ed ai vari servizi.

Macchinario sollevamento e trasporti. E’ installata in sala macchine una gru a ponte delle Officine Elettromeccanì­che di Rivarolo Ligure avente uno scartamento di m. 12.50 e una portata di tonn. 45. Vi è pure un carrello con scarta­mento di m. 2.05 e altezza 0.50 adibito al trasbordo dei trasformatori.

Macchinario officina. L’officina meccanica è sita in locale apposito al piano terreno della cabina 12000 V. sopra ricordata e vi sono installati due torni di m. 3 e m. 1.90, una pialla, due mole a smeriglio, un trapano tipo americano e 4 motori per il comando di dette macchine, un unico albero di trasmissione e due contralberi.


TURBINE IDRAULICHE.

Sono tutte del tipo Pelton ad una ruota ad un getto munite di servomotore a olio. sono munite di tegolo deviatore del getto. e la 7 sono munite di scarico sincrono.

La 1 a 2 a3 a4 a fornite dalla Escher-Wyss avevano originariamente la potenza di 6600 HP. Furono in seguito modifi­cate ed hanno attualmente la stessa potenza della 5 aturbina. (7500 HP).

MACCHINARIO ELETTRICO

ALTERNATORI.

- Sono del tipo a ventilazione libera e forniti tutti dalla «Brown-Boveri». Diamo qui un elenco delle caratteristiche principali di targa.
1° 2° 3° e 4° - HP 6000 – A. 305 – n= 420 – KV 10 –
5° - HP. 6000 – A. 345 – n=420 – KV 11 –
6° e 7° - HP. 8000 - A. 386/327 - n= 420 - KV. 11/13 -
8°- KVA. 17000 - A. 980-815 - n=420 - KV. 11/12 -


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2 febbraio 1923:
prove per determinare il coefficiente della centrale di Isola (misura portata e carico) KWh 42800/25704 metri cubi di acqua = 1,665 KWh/m3.
Ritengono con una tolleranza del 5%.


Dati caratteristici:

- salto lordo al massimo invaso m 931,16
- potenza installata KW 60100
- portata massima 7,5 mc/sec
- producibilità media estiva KWh 40.000.000
- producibilità media invernale KWh 120.000.000
- producibilità media totale KWh 160.000.000

Dati di concessione:

- potenza nominale KW 45728,92
- portata nominale mc/sec 3,746
- decreto N° 17420 del 30 luglio 1910
- decreto N° 5657 del 27 maggio 1926
- decreto N° 498 del 26 gennaio 1928



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Last updated 26.12.2007