FABREZZA 1435 m s.l.m.- LAGO BOS 2130 m s.l.m. - PASSO BLISIE m s.l.m. 2300 - FABREZZA
tempo di percorrenza: 5,30 ore
dislivello: m 865
Si parte da Fabrezza, si segue il segnavia n° 14, é una mulattiera larga 3 m circa che può essere percorsa anche da fuoristrada (il traffico con mezzi privati è comunque vietato e la strada è normalmente chiusa da una sbarra); dopo un centinaio di metri si attraversa il torrente Salarno su un nuovo ponte con piano di calpestio in legno.
Al primo tornante si incontra il bivio del sentiero 87, che è il sentiero dal quale noi tormeremo.
Si sale quindi il gradone glaciale, percorrendo numerosi tornanti; dopo un breve tratto ripidissimo, segue un tratto quasi pianeggiante, dove è ubicata anche la lapide a ricordo di Anselmo Ronchi (deceduto durante una progettata escursione in Adamello della associazione alpini, nel luglio del 1965) (quota circa 1650 m s.l.m.), fino al bivio del sentiero
per il lago Bos (segnavia 87b - appena prima, sulla nostra destra scende un torrentello e la strada lo attraversa con un ponticello in legno di nuova costruzione - è l'emissario del laghetto -.
Si sale quindi a destra questo sentiero, abbandonando la strada/mulattiera, attraverso numerosi zig - zag:
Dopo circa un'ora di cammino si raggiunge il bellissimo lago di Bos.
Nel tratto finale della salita, in concomitanza con la fine della vegetazione arborea (arbusti di ontano verde e rari e sparuti larici), il sentiero prosegue per un tratto parallelo al torrentello emissario del laghetto e successivamente gira a sinistra e attraverso un paio di tornanti "scavalca" lo sperone sulla destra orografica, congiungendosi col sentiero proveniente dalla malga di Macesso di sopra.
Il laghetto è situato in una conca compresa tra i due speroni rocciosi che si dipartono, quasi perpendicolarmente, dalla catena di monti che separano la valle di Salarno dalla valle di Adamé.
In passato la conca di Bos era sede di malga, infatti, lungo il primo tratto pianeggiante dell'emissario, in sponda destra orografica, esistevano due "baite", agibili ed integre fino ai primi anni cinquanta ed ora praticamente completamente demolite.
Dopo aver osservato il laghetto e l'ambiente che lo circonda, magari facendo il giro completo dello specchio d'acqua, per dirigersi verso il passo Blisie si sale il pendio in sponda sinistra dell'emissario, di fronte alle "baite" (ex);
inizialmente il sentiero non è sempre ben individuabile, ma, man mano ci si avvicina alla sommità del pendio diventa ben visibile.
Raggiunto il passo Blisie si ha una vista mozzafiato sulla Valsaviore, in particolare su tutta la sponda destra orografica, da Salarno al piz Olda, sul monte Elto e sulle montagne della valle di Paisco.
Il sentiero a questo punto scende, a tornanti, sotto forma di mulattiera (di costruzione militare - grande guerra - ), prima di inoltrarsi nella vegetazione arborea, dove, anche per lunghi tratti, essendo poco frequentato, è rimasto solo uno stretto sentiero non sempre ben identificable, anche se, oggettivamente, non sembra elevato il rischio di "perderlo".
Rispetto alla maggioranza degli itinerari descritti in questo sito, il percorso in oggetto si sviluppa in mezzo alla vegetazione, sia arborea che arbustiva, quindi in ambiente non di "alta quota" ma più da sentiero "di pascolo" o da "cacciatori"; infatti ci sono molte probabilità di incontrare selvaggina, in particolare volatili.
Ci congiungiamo, alla fine del percorso del sentiero 87b, col sentiero 14 appena sopra Fabrezza.
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nuovo ponte di Fabrezza
Fabrezza
lago di Bos visto da sponda destra orografica
lago di Bos visto da sponda sinistra orograficalago
lago di Bos visto da sponda sinistra orografica
passo Blisie lato lago di Bos
Fabrezza
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